"Il pensiero magico costituisce un tipo di elaborazione cognitiva in cui manca una relazione causale tra soggetto e oggetto [...] Assunto fondamentale del pensiero magico è l'idea di poter influenzare la realtà secondo i pensieri e i desideri personali." (cit. Uicchi).
E' tipico dei bambini che attribuiscono ai loro sogni il potere di cambiare la realtà o delle società primitive che, prive di formazione scientifica, affidano allo sciamanesimo, alla superstizione e alla religiosità il compito di risolvere i quesiti pratici o metefisici posti dall'esistenza quotidiana.
Cosa dobbiamo concludere, quindi, di fronte a un'epoca in cui sempre più persone ricorrono alla "medicina" alternativa (acqua e zucchero, fiori, sassi, colori e magico-cosi assortiti) mentre rifuggono le conquiste della scienza (vaccini e terapie collaudate)?
Non si tratta solo di un problema di preparazione scientifica: a volte sono persone istruite - o presunte tali - a sostenere tutto il circo di fuffa che ruota attorno all'aggettivo "alternativo".
Io credo che il problema di fondo sia invece il primo: viviamo in una società di eterni bambinoni, ancora convinti che il possesso del costume di Batman permetta di prendere il volo, così come l'acquetta agitata dal santone di turno acquisisca poteri taumaturgici. E che ciò che non si adegua ai loro pregiudizi concettuali sia, per forza, il prodotto di un qualsivoglia "potere forte" che complotta contro di loro.
E' la vittoria del Pensiero Magico, appunto.
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2 mesi fa
2 commenti:
L'aspetto strano è che nessuna delle medicine alternative moderne ripesca le vecchie cure medievali: i bibitoni col piscio di vacca, i salassi, i clisteri di fumo, ecc...
I principi scientifici alla base di quella medicina sono gli stessi alla base delle cure alternative di oggi.
E' curioso.
Vero.
Però è vero anche che cosette simili sono comunque in uso presso un'altra categoria di "alternativi".
Mai sentito parlae di agricoltura biodinamica? ;-)
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