sabato 27 agosto 2011

Ebbbastaaa...

Il giornalismo italiOTA fa pena. Lo sappiamo bene.

Ma la storia siamo noi riesce in una impresa davvero difficile: riproporre un pezzo vecchio di 3 anni a due settimane dalla ricorrenza dell'11 settembre. E non un pezzo qualsiasi, una ricostruzione storica, magari approssimativa degli eventi di quel tragico giorno.

No, un pezzo densissimo di fesserie cospirazioniste da due soldi e già ampiamente sbugiardate da tempo, senza un minimo di contraddittorio con autentici esperti ma solo dando fiato alle grancasse delle peggiori bufale complottiste e con il solo scopo apparente di catturare un po' di quello share di infimo livello degno delle trasmissioni come misStero o Boyager.

Ciò è insolente nei confronti di chi su quell'evento ha indagato, producendo migliaia di pagine di rapporti, analisi, studi, testimonianze, racchiuse non in una velina ufficiale del governo Bush (come l'autonominatosi "movimento per la Verità" vorrebbe farci credere) ma in decine di rapporti tecnici, giudiziari e giornalistici che conducono a una ricostruzione coerente e ben nota.

Ciò è insolente nei confronti della Storia e dell'intelligenza degli ascoltatori.

Ma soprattutto è insolente nei confronti delle vittime di quell'immensa tragedia che fu il peggior atto terroristico della Storia, così ridotti a marionette di una presunta sceneggiata senza capo né coda, la cui credibilità ha davvero ben riassunto Paolo Attivissimo così:

Supponiamo che le tesi alternative sia vere e che i complottisti abbiano ragione. Secondo quanto raccontato da Minoli, i terroristi c'erano davvero e il governo Bush li lasciò fare. Usarono davvero degli aerei di linea contro le Torri Gemelle; però, siccome magari colpire un grattacielo con 120 tonnellate d'aereo che lo trapassano e riversarvi dentro 34.000 litri di carburante potrebbe non bastare a innescare un incendio devastante, le Torri erano anche state minate preventivamente di nascosto con la termite da una ditta privata, presso la quale lavorava solo gente omertosissima. La termite produsse esplosioni anche se non è un esplosivo, distrusse per prima cosa le colonne centrali anche se dai video si vede che crollarono per ultime, ed esplose alla base delle torri anche se il crollo iniziò in alto.

Nel terzo edificio crollato, il WTC7, due testimoni udirono esplosioni, ma uno di loro fu eliminato per zittirlo, lasciando invece sbadatamente in vita l'altro. L'edificio fu distrutto per far sparire 4000 pratiche della commissione di controllo sulla Borsa, perché usare un distruggidocumenti pareva poco efficace e nel crollo di un edificio non c'era alcun rischio che qualche documento scottante volasse fuori e venisse ritrovato.

Al Pentagono, invece, i terroristi che prima c'erano (ed erano così fessi da andare negli uffici governativi a chiedere prestiti per comperare aerei) non c'erano, perché non c'era l'aereo di linea dirottato, secondo le tesi raccontate da Minoli. Anche se non ha nessun senso usare aerei alle Torri Gemelle ma non al Pentagono, fu tutta una sofisticata messinscena, nella quale però gli autori pensarono bene di fare un buco nel Pentagono di dimensioni assurdamente insufficienti e si scordarono di lasciare in giro rottami d'aereo identificabili.

La passione per i buchi troppo piccoli contagiò anche la falsificazione del quarto aereo, quello che sarebbe caduto in Pennsylvania. In realtà era tutto finto, tutto falsificato maldestramente facendo una buchetta nel terreno e ficcandoci qualche rottame.

Bush sapeva tutto in anticipo, tanto che vide il primo schianto prima di chiunque altro, ma invece di cogliere l'occasione di atteggiarsi ad eroe impavido perché sapeva di non essere un bersaglio, fece la figura del rimbambito standosene imbambolato in una scuola a leggere la storia di una capretta alla scolaresca.

Non fa una grinza.

Mille complimenti alla RAI, TV pubblica che mantengo pure io pagando il canone.
Per produrre monnezza, con logo doc, naturalmente.

Più passa il tempo e più mi vergogno delle istituzioni del mio paese.
Tutte.

venerdì 19 agosto 2011

Acqua fritta: la "soluzione"...


Prosegue la querelle scatenata dal "caso Boiron".

Come segnala B-log(0) si è occupata della vicenda anche il British Medical Journal.

Intanto negli Stati Uniti una class action cita la Boiron per pubblicità ingannevole.

Fabio Turone, l'autore dell'articolo pubblicato dal British Medical Journal, segue da vicino il caso.

Anche OggiScienza si sta interessando attivamente all'argomento, così come l'amico Claudio Casonato.

Sembrerebbe che parecchi stiano cominciando a stancarsi di pagare l'acqua (poco) fresca in ragione di qualche migliaio di euro al litro.

La mia proposta, formulata molti mesi fa, è sempre quella: forniamo l'omeopatia tramite il SSN ai cittadini "credenti".
Ma la facciamo pagare dal SSN direttamente all'acquedotto consortile di zona. A qualche decimo di centesimi al litro.

Tutti contenti. O no?

giovedì 4 agosto 2011

Il colore dei soldi

Non sono blu?
Ma sì che lo sono. Lo sono quando si vende acqua e la si spaccia per farmaco.

Col tempo, com'è naturale, qualcuno si permette di chiedere delle prove del presunto funzionamento dell'acqua.
E allora, invecedi fornirle, ci si offende e si tirano in ballo tante belle parolone sulla libertà di opinione e sulla lotta allo strapotere delle multinazionali.

Alla fine, si passa alle maniere forti:
Medbunker: ghiandole di rospo e veleno di serpente
BlogZero: La BOIRON minaccia querela contro questo blog
Bufole: La BOIRON minaccia querela... paura della verità?
Imbrogli: BOIcottiamo BOIron

Altro argomento ma segnalazione doverosa.
Perché gli idioti sono pericolosi.


p.s.
Anche Gianni Comoretto si è unito alla denuncia del comportamento delle multinazionali dell'acqua.
E, con lui, Improbabili complotti.
Bene.
E' un bene notare la lieve incoerenza che sta dietro al comportamento di chi si trincera dietro al diritto di credere , senza mai l'obbligo di dimostrare.