giovedì 30 agosto 2012

De evitanda captcha (neutro?)

Lo so: è colpa mia.
Gli anni passano e la mia proterva ostinazione ad evitare lenti ed ausili artificiali fa sentire il suo peso.

Ma ho appena dovuto inserire ben quattro volte lo stramaledettissimo "ketchup" nel blog di un amico per un commentino di poche righe. Più tempo ad inseguire il captcha che non a scrivere il commento!

Da parte mia faccio una promessa solenne (mica difficile, visto che sabato dovrei ritirarli...): adotterò una buona volta gli artifizi ottici necessari a garantirmi il mio buon  vecchio occhio di falco.

Ma da parte vostra chiedo un piccolo sforzo: eddai... nemmeno il buon Disinformatico fa uso dei "ketchup"! Voi sarete mica così bombardati dagli spammer, no?

mercoledì 29 agosto 2012

Dicevamo?

Parlavamo giusto in questi giorni del dilettantismo dilagante.

A quanto pare, non si tratta di una prerogativa propria del nostro paese, visto che una sedicente "Ricercatrice archeologica da satellite" ha reso pubblico sul suo sito web di aver scoperto "nuove piramidi" dopo "10 anni di studi su Googke Earth".

Ora, è pur vero che sono effettivamente capitate scoperte di strutture archeologiche in passato attraverso lo studio di foto aeree (particolarmente nello Yucatan messicano, ove le strutture erano sepolte dalla vegetazione) e di foto ad infrarossi prese dai satelliti. Ultime nell'elenco, le strutture scoperte da un team dell'Università dell'Alabama, con l'ausilio di un programma specifico della NASA.

Ma, forse, sarebbe opportuno usare i metodi della Scienza, prima di gridare alla grande scoperta, come fa qualcuno sul web: cercate "Angela Micol discovery" o "Angela Micol scoperta" su google e vedrete che la dilettante è già stata "promossa" a scienziata ed archeologa dai mille grancassoni del web...

E magari attendere verifiche.
Che infatti puntualmente non ci sono state.  Anzi:

Sarah Parcak, an archaeologist at the University of Alabama at Birmingham whose work with infrared satellite imagery led to the discovery of several lost pyramids in 2011, said via email that the findings were not authoritative. 

In a separate email, Egyptologist Bob Brier, senior research fellow at the C.W. Post Campus of Long Island University, said the claims were premature.
"There is a slight chance that one or two could be pyramids, but it doesn't look like it to me," Brier wrote.

Robert Littman, an archaeologist from the University of Hawaii who is a director of the Tell Timai excavation project in Egypt, agreed that it's premature to say what the structures were – but said the Google Earth imagery was nonetheless "very interesting."
"It may well turn out to be a pyramid, but it may turn out to be another structure," he said in a telephone interview.

Fino a quando si è scoperto che si tratta di strutture geologiche e di edifici già noti da tempo.

Del resto, anche un somaro come il sottoscritto aveva sentito puzza di bruciato, visto che le due "scoperte" si trovavano a poche miglia da insediamenti umani.

E visto che, curiosamente, sul sito della "ricercatrice" campeggia la solita paginetta dello "shop" tipica dei nostri amici complottisti.

martedì 28 agosto 2012

I gemelli di Mengele

L'ultimo articolo pubblicato dal buon Salvo Di Grazia (in arte WeWee) è dedicato ad una breve disamina degli esperimenti "medici" condotti da Mengele ad Auschwitz: vale la pena di essere letto perché, nella sua concisione, è un buon modo per ricordare per non dimenticare.

Ne approfitto anche per due parole su una delle tante bufale pseudo-scientifiche che circola per la rete.

C'era una volta un paesino, Cândido Godói, 6000 e rotte anime in quel del Brasile, che presentava un'insolitamente alta frequenza di gemelli, per di più, dicono, spesso dai tratti arianeggianti.

Qualcuno, nella persona dello storico argentino Jorge Camarasa, ha pensato bene di costruirci sopra le solite teorie strampalate (e di pubblicare l'immancabile libercolo. Meyssan docet!).
Secondo Camarasa, Mengele, durante la sua permanenza in Brasile, avrebbe proseguito i suoi studi sui gemelli e sarebbe il responsabile di questa anomalia, attraverso l'uso di misteriosissime sostanze sulle donne locali.

Naturalmente, la spiegazione è meno fantasiosa, anche se meno affascinante: la comunità locale si è rivelata geneticamente isolata e conta una massiccia presenza di immigrati tedeschi, provenienti proprio da una regione ad alta incidenza di parti gemellari.

Inoltre, la particolare frequenza di gemelli è documentata da ben prima dell'arrivo di Mengele in Brasile ed è una caratteristica che si riscontra in altre comunità che presentano simili relazioni interfamiliari in altre regioni del mondo.

Come molto spesso accade, la realtà è più interessante (scientificamente) ma meno affascinante (spettacolarmente) delle tesi strampalate basate sulle chiacchiere e sulla speculazione.

Non ce l'ho con lui!

Davvero.
A me piaceva parecchio, quando faceva il comico.

Come dite?
Fa ancora il comico?
Lo so, ma non lo sanno i suoi seguaci.

Battute a parte, consiglio vivamente la lettura di questo post del buon LeFou! che, con la consueta pacatezza, rimette a posto per bene i puntini sulle "i".

Chi avesse voglia di farsi anche due risate (amare), non ha che da leggere quest'altro bel post di Valentina Arcovio su Wired, che fa un sunto rapido ma preciso della "scienza secondo Grillo" (e i grillini), oltre che il bell'articolo di Perle Complottiste dedicato alle nano-grillo-particelle.

Poi, con calma, dopo aver riflettuto ben bene anche sul messaggio del mio post precedente, passi pure di qui qualcuno a spiegami per quale misterioso motivo diverso dal masochismo fulminante dovrei votare un tizio qualsiasi che si presenti sotto la sua bandiera.

O tempora...

Per un po' ho creduto (sperato) che la notizia fosse la solita bufala mediatica.

Del resto, che ne parlassero i quotidiani italiani e contemporaneamente la notizia girasse su faccialibro, è una più che discreta garanzia che si tratti di un'emerita fesseria...

Invece, a quanto pare è vero: un'opera del diciannovesimo secolo, ancorché di scarso valore economico ed artistico, rovinata dal dilettantismo di una volontaria del ventunesimo.

Lo dico spesso: questa è l'era del dilettante, del presentatore televisivo, del cantante, ma anche dello "scienziato" o dell' "artista" fai-da-te.
E questi sono i risultati.