martedì 22 dicembre 2015

Buon Natale

Beh, ragazzi, che dire...
A tutti buon Natale e un 2016 ricco di soddisfazioni!

mercoledì 2 dicembre 2015

Il risultato


Chi mi segue da tempo sa bene quanto io abbia sempre sostenuto che l'esito finale di questo atteggiamento puerile e semplicistico per cui, se minori, si è automaticamente "bambini" sarebbe stato deleterio. E infatti, eccolo, il risultato dell'approccio con cui questo paese tratta i "bambini" sotto i diciotto.

E' ora di ripensarci. Di considerare che se concediamo a un tredicenne di iscriversi a Faccialibro, a un quattordicenne di guidare un motorino, a un sedicenne di guidare una mezza moto, evidentemente stiamo ammettendo in loro una progressiva maturazione, sufficiente per prendere alcune scelte e compiere alcune attività in autonomia.

E allora perché non dovrebbero sapere (o imparare sulla loro pelle) che un'aggressione è punita "con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a trecentonove euro" (Art. 581 C.P.)?

Bellissimo!

Beve acqua da caraffa con una goccia di vino, omeopata in coma etilico

Ma anche questa non è male... 

mercoledì 18 novembre 2015

Contrasti

Antoine Leiris, autore di questo mirabile scritto, ha tutta la mia stima per l'umanità e la capacità di riassumere ciò che potremmo considerare un piccolo sunto del pensiero occidentale moderno con le sue parole e il suo pensiero.

Confesso che, fossi al suo posto, non so se riuscirei a vivere l'orrore con tanta razionalità e a rinchiudere il mio dolore dentro il cuore, senza lasciarlo esplodere in vero odio, non verso un intero mondo, ma certo verso le ideologie distorte che di Islam si nutrono e nutrono menti meschine incapaci di autentico Pensiero.

Poi, ad aggravare la sensazione di amaro in bocca, si uniscono notizie come questa.





martedì 17 novembre 2015

Alberi di Natale

Stamattina c'era una leggera foschia, da queste parti. Diciamo che da casa non riuscivo a vedere bene la rotonda situata a circa 300 metri di distanza.

Puntualissimi, c'erano diversi "alberi di Natale ambulanti" con accesi i fastidiosissimi retronebbia.

Eppure il Codice della Strada è chiaro in proposito (grassetto mio):
i) luce posteriore per nebbia: il dispositivo singolo o doppio che serve a rendere più visibile il veicolo dalla parte posteriore in caso di forte nebbia, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto;
(Art. 151. Definizioni relative alle segnalazioni visive e all'illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi.)

E il sito della Polizia di Stato ancora più chiaro (grassetto sempre mio):
accendere la luce posteriore per nebbia quando la visibilità sia ridotta a meno di 50 metri in caso di nebbia, di pioggia intensa o di fitta nevicata in atto.
È vietato l’uso di questi dispositivi luminosi al di fuori dei casi indicati.

sabato 31 ottobre 2015

I quesiti del somaro: 0 / 0 = 2 ... o no?


giovedì 29 ottobre 2015

Ciò che non si può affrontare

Ci sono vicende umane che spezzano il cuore.

Accidenti se è difficile mettersi nei panni dei genitori di Julianna Snow. C'è da rimetterci il cuore, oltre che il senno, specialmente se, come il sottoscritto, si è proprio nelle condizioni di essere padre di una piccola frugoletta.

Che una notizia simile scatenasse una polemica oltre i limiti del putiferio era prevedibile e scontato.

La scelta della bimba di rinunciare alle cure, alla prossima crisi respiratora, e preferire l'opzione di "andare in paradiso" è stata condizionata senza alcun dubbio dalla descrizione del paradiso fatta dai genitori come un luogo ove non avrebbe più dovuto soffrire e avrebbe potuto vivere una vita normale, come quella del fratellino e degli altri bambini. D'altra parte, i genitori hanno anche avuto la delicatezza di insistere sul fatto che non avrebbero potuto più passare il tempo tutti insieme e che lassù non avrebbero potuto seguirla, non subito almeno.

Non è difficile rendersi conto che una bambina di cinque anni non ha la maturità e l'esperienza necessarie a comprendere e metabolizzare adeguatamente l'idea della morte. E non possiede ancora razionalità sufficiente a capire che può sì sperare in una vita migliore dopo, ma può pure essere che dopo ci sia solo il buio e il nulla.

Ma cosa si dovrebbe mai dire a una figlia destinata comunque presto a morire? Destinata non solo a non poter mai fare una corsa nei prati col fratellino o gli amici, ma anche a non poter "diventare grande", a non studiare e lavorare, a non sognare e vedere infranti i suoi sogni, a non soffrire e gioire, a non innamorarsi e farsi una famiglia, a non diventare mai mamma lei stessa?

Cosa le si può offrire se non il proprio Amore e la speranza di non spegnersi nel nulla?

sabato 25 aprile 2015

Il quesito delle mollette - Risposta compresa

E' un po' che non esco dalla miniera.
Oggi ho voglia di cazzeggio ed ho deciso di lanciare una sfida dell'antica serie "I quesiti del somaro".

In palio, per il fortunato solutore del quesito, una settimana di vacanze sul pianeta Trxqqxyzrrr, da cui provengono tutti i rettiliani del Nwo.

Ma veniamo all'imprevedibile domanda, che diventerà certo un tormentone dell'estate in arrivo: cos'ha di diverso l'ultima molletta in basso rispetto alle altre 4?

La soluzione, se nessuno saprà darla prima, naturalmente, fra qualche giorno su questo stesso canale: non cambiate per la pubblicità.

Buon 25 aprile a tutti.


Aggiornamento del 29 aprile:

La risposta, come ho scritto in un commento, contiene una vena polemica e provocatoria, dalla vena leggermente qualunquista ma altrettanto basata su una casistica accertata.

La molletta "diversa", infatti, è stata acquistata in Francia una dozzina di anni fa, durante una vacanza.
Il set di mollette in questione è, a tutt'oggi, completamente integro: neanche un pezzo rotto od usurato.
Delle altre, regolarmente acquistate in Italia nel corso degli anni successivi, non restano che poche sopravvissute per ciascun set (fa eccezione la penultima, celeste, acquistata solo un paio di mesi fa). Eppure tutte sono conservate ed utilizzate insieme, nello stesso luogo e nello stesso ambiente.

La vena polemica nasce dal dubbio amletico: com'è che in Francia dodici anni fa si producevano e vendevano mollette più robuste di quelle che si producono/vendono in Italia oggi?

martedì 3 marzo 2015

Google antibufala

Se funziona davvero, vedremo finalmente sparire dal web mazzucconi, giuliettoni, ciarlatani assortiti e compagnia cantante.

Sarebbe ora.

venerdì 9 gennaio 2015

Liberté, Égalité, Fraternité

La Rivoluzione Francese e l'Illuminismo, che lo si gradisca o meno, sono madre e padre del pensiero occidentale moderno e contemporaneo.

Si potrebbe disquisire per un bel po' sul parziale fraintendimento del temine "Uguaglianza" che ha portato nel corso del tempo a ideologie distorte e a un appianamento sociale spesso iniquo in senso opposto all'ideale originale della Dichiarazione dei diritti e doveri del cittadino.
Allo stesso modo potremmo dilungarci sulle somiglianze e le divergenze del concetto di "Fratellanza" laica e repubblicana rispetto al medesimo concetto di fonte cristiana.

Ma ora quel che mi interessa è il primo dei tre grandi valori: Liberté. La "Libertà", dice la Dichiarazione dei diritti e doveri del cittadino, consiste nel potere di fare ciò che non nuoce ai diritti altrui.

Fra le tante libertà che la Rivoluzione ha portato al cittadino e all'uomo moderno, c'è quella di pensiero e di parola.

La vignetta che illustra questo post, ad esempio, è chiaramente blasfema, non semplicemente irrispettosa o irriguardosa, ed infatti ha suscitato diverse critiche al momento della pubblicazione. Critiche che, a loro volta, hanno costituito l'esercizio della propria libertà di espressione da parte della Chiesa in primo luogo e di semplici cittadini in seconda battuta. A me personalmente, ad esempio, non piace. Non mi piace in quanto credente, naturalmente, ma se anche fossi stato ateo l'avrei trovata di cattivo gusto e decisamente oltre il limite della decenza. Ma non mi sogno di chiederne la rimozione e la messa al bando. Men che meno di entrare nella sede del giornale con un Kalashnikov in braccio.

E' evidente che persone che si sentono offese da una vignetta dedicata al loro Profeta preferito (il grassetto è intenzionale e vuole sottolineare e rimarcare la reale consistenza dell'oggetto della satira che ha suscitato tanto orrore) al punto di giungere a un gesto tanto aberrante sono banalmente criminali imbecilli e non semplici fedeli di una qualsivoglia religione. Ma è altrettanto chiaro che una religione che si presta a simili fraintendimenti (ricordo il caso Rushdie, ma anche i due giornalisti tunisini di oggi), nell'anno del Signore 2015, dovrebbe cominciare una profonda fase di riflessione e di revisione interna. Probabilmente, in presenza di un libro sacro dettato direttamente dagli angeli di Allah al profeta e quindi non "interpretabile" (sic!) ci sarà qualche difficoltà, ma s'ha da fare. Eccome.

Ed è chiaro che un gesto simile non può essere tollerato. Perché non costituisce semplicemente una barbarie nei confronti di altri esseri umani, né semplicemnte uno scontro fra mondi e pensieri diversi. Si configura invece come una negazione del primo - irrinunciabile - principio della Rivoluzione Francese, e della civiltà moderna. Ed io sono e voglio essere moderno, libero e contemporaneo e voglio un mondo moderno, libero e contemporaneo in cui crescere i miei figli.