lunedì 15 luglio 2013

Attivisti e integralisti

Qualche tempo fa ho avuto una conversazione (che non riporto perché condotta in privato) con un conoscente che si autodefinisce "attivista della legalità".

Per mia forma mentis, sono abituato ad ammettere a priori la possibilità di avere più o meno torto così come più o meno ragione.

Così, sono rimasto letteralmente basito nel trovarmi improvvisamente cacciato dagli "amici di faccialibro" perché - orrore - avevo osato sostenere che no, non sempre gli autovelox sono giusificati da esigenze di sicurezza e no, non sempre i limiti di velocità sono effettivamente corrispondenti alle caratteristiche del piano viario e dell'area circostante.

La cosa mi ha portato a riflettere molto.
L'unica spiegazione razionale che trovo è che esistono molte forme di integralismo.
Tutte ugualmente idiote.