martedì 11 agosto 2009

Memento mori, memento vivere



Ogni tanto, è una lezione da riascoltare.

Sulla sua storia, consiglio il post di Domenico.

Ritorno al presente


1200 km. fra i 110 e i 129, mezz'occhio al tachimetro e al navigatore, mezzo ai tutor in alto sopra la testa e ai cartelli stradali e mezzo soltanto a disposizione del traffico.
Un orecchio in allarme in attesa della sirena del navigatore per gli autovelox e uno ad ascoltare i suoni fuori dal veicolo.

L'alternativa, quasi più rischiosa per un somaro come il sottoscritto, era quella dell'andata: allarme del navigatore tarato sui 120 e un'oretta buona in più a cercare di resistere alla noia e all'abbiocco di un viaggio a suon di rrr...rrr...rrr... e monotonia totale.

Funziona, il sistema dei tutor, indubbiamente: il traffico era molto regolare e non c'erano i classici missili che sfrecciano a suon di lampeggi tra una corsia e l'altra.

Forse, però, in condizioni di traffico scarso, un bel 150 su un'autostrada a 3 corsie non sarebbe poi così delirante e delinquenziale.
Se non altro, non si correrebbe il rischio di addormentarsi per eccesso di noia, né di schiantarsi mentre si guarda il tachimetro invece della strada.

Intanto, senza sorprese, le donne-donne hanno stravinto il nostro piccolo sondaggino tra maschietti. Chissà che un giorno non passi di qui un guru della comunicazione a riscoprire il bello della genuinità.

Benritrovati a tutti!