Il 30 aprile del 2015 sarà una data particolare. Per chi conserva intatto il suo raziocinio, molto, molto più significativa del fatidico 21 dicembre 2012 di giacobbiana memoria.
Quel giorno infatti ricorrerà l'anniversario della morte di un tizio particolarmente poco amato un po' ovunque, fatta eccezione per alcune frange che, francamente, spero non passino da queste parti. Si tratta infatti del settantesimo anniversario della morte di Adolf Hitler.
Quel giorno, i diritti d'autore sul Mein Kampf, detenuti a partire dal 1946 dal Ministero delle Finanze della Baviera, si esauriranno e il libro diverrà di pubblico dominio e dunque liberamente pubblicabile da parte di chiunque.
Mein Kampf fu scritto dal futuro dittatore nel 1924 nel carcere di Landsberg, ove era detenuto per scontare i cinque anni di condanna a seguito del putsch di Monaco del 1923. Durante la dittatura nazista ne furono vendute oltre dieci milioni di copie, usate persino come dono di nozze e lette per obbligo di legge nelle scuole. Dal 1946, la vigilanza del governo bavarese ha fatto sì che, di fatto, il libro sparisse dagli scaffali delle librerie, come parte del processo di denazificazione del paese iniziato subito dopo la fine del conflitto.
Oggi, con l'approssimarsi della scadenza dei diritti d'autore, si è innescato in Germania un vero e proprio dibattito sull'opportunità di privare l'opera del suo fascino morboso, alimentato in parte proprio da quel gusto del proibito che la sua limitata pubblicazione ha alimentato.
L'Istituto di Storia Contemporanea di Monaco dunque, con la benedizione del Comitato Centrale Ebraico di Germania, ha iniziato i lavori per la pubblicazione, prima di tale data, di una edizione integrale e commentata con una ricca documentazione storiografica. La speranza è quella di fornire al pubblico tedesco l'opera di Hitler contestualizzata adeguatamente per rivelarne appieno il contenuto fatto di disprezzo ed odio razziale, di nazionalismo esasperato ed aggressivo, di indifferenza sprezzante per gli ideali democratici.
Prima che qualcuno lo elevi di nuovo a bandiera per il delirio.
Personalmente sono stato tentato varie volte di procurarmene una copia: la storia, a maggior ragione quella recente e contemporanea, è sempre stata fra le mie passioni e, da sempre, tento di comprendere razionalmente l'assurdità della dittatura nazista. Quando uscirà questa edizione, mi toglierò lo sfizio di confrontare le parole dirette del dittatore con l'attuazione pratica che farà dei suoi propositi negli anni a venire del successo del nazismo e, in particolare, in quelli insanguinati dal conflitto.
Qualche approfondimento sul Corriere e sul Giornale.
E' apparso un bell'articolo in proposito anche su Venerdì di Repubblica del 30 aprile 2010, ma non ne ho trovato traccia in rete.
sabato 15 maggio 2010
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21 commenti:
Caro Brain, due appunti e un commento.
Appunto 1: putsch del 1923, novembre a essere pignoli;
Appunto 2: di conseguenza il libro fu scritto nel 1924 e la prima edizione del 1927 (se non erro).
Commento: una edizione italiana più o meno pirata esiste da molti anni. Me ne procurai una per la tesi e la lessi un paio di volte. Non so se era colpa della traduzione ma la prosa era noiosissima.
Esiste una edizione italiana commentata ed edita dal politologo Giorgio Galli. Molto interessante anche se Galli spesso tende ad enfatizzare alcune sue opinioni suggestive ma poco documentate sugli aspetti "esoterici" dell'ideologia nazionalsocialista.
Confido nel fatto che a Monaco faranno un ottimo lavoro. Ho passato molto tempo in quell'Istituto ed è un ambiente in cui sia da utente esterno, sia da "ospite" si lavora che è una meraviglia. Ed è una struttura pubblica... piccola chiosa polemica per chi vorrebbe che gli Istituti di ricerca pubblici non esistessero. :P
Ciao, Alessandro: quanto tempo!
Hai ragionissima: correggo subito!
Ho fatto un controllo rapido su un classico (W.L.Shirer, Storia del Terzo Reich, Einaudi, 1963) ed ho verificato anche l'edizione: prima uscita 1925, editrice Eher Verlag.
Vendite dei primi anni:
1925, 9.473 copie.
1926, 6.913 copie.
1927, 5.607 copie.
1928, 3.015 copie.
1929, 7.664 copie.
1930, 54.086 copie.
1931, 50.808 copie.
1932, 90.351 copie.
1933, oltre 1.000.000 copie.
Lascio al lettore il compito di scoprire cosa accadde nel 1933. ;)
Credo che ti seguirò appena mi sarà possibile lo comprerò. Certo a volte penso che in fin dei conti è stato coerente nella sua lotta (ovviamente folle,immorale,razzista e omicida)Quel che aveva scritto lo metteva in atto e nessuno nella vecchia Europa gli dava peso. Bhà forse il discorso è lungo e magari tedioso. Per fortuna a volte la storia stà dalla parte dei buoni.Non rimpiango il suo suicidio come non rimpiango quello di Stalin anzi peccato non sia stato assassinato o giustiziato che dir si voglia.
Dimenticavo:
conoscevo l'edizione commentata da Galli, ma, fino ad ora, la consapevolezza dello stile noioso della prosa dell'autore mi ha sempre frenato dall'acquisto.
Provvederò senz'altro con l'uscita di questa nuova edizione.
@zanzara:
Riprenderemo il discorso sulla coerenza fra i suoi intenti originari e la sua politica successiva, spero con l'aiuto di Alessandro.
Ho intenzione di dedicare un post a "Uomini comuni" di Christopher R. Browning, che ho finito di leggere un mesetto fa e di lanciare uno spunto di confronto con il più noto studio di Goldhagen ("I volonterosi carnefici di Hitler"), nei limiti ovvi di un blogghetto di provincia e in quelli imposti dalla mia somaresca memoria (lessi Goldhagen qualche anno fa). ;)
Ottimo io e il mio blog condominiale aspettiamo con ansia :-)
@Brain:
In realtà ti leggo sempre ma commento poco. :P
Sai che la nuova edizione sarà in tedesco e dubito che verrà tradotta in italiano? In realtà diverse pubblicazioni fatte a Monaco anche sulla storia italiana meriterebbero una traduzione ma mi sembra che gli editori nostrani siano poco attenti. Per esempio la Storia d'Italia di Vespa è stata pubblicata e propagandata mentre la Storia d'Italia nel XX secolo pubblicata a Monaco di recente e che metodologicamente e per mille altre ragioni è sicuramente superiore a Vespa (ma anche a molti storici nostrani IMHO) non mi risulta verrà tradotta.
La data del 1927 mi è venuta perchè ieri leggevo un confronto fra due edizioni del MK e quella del '27 era l'ultima in cui si affermava che il Fuehrer doveva essere una carica elettiva a suffragio universale (semplificando) mentre nelle successive il Fuehrer doveva essere nominato da un comitato ristretto di notabili del partito.
Vabbè dettagli. :P
Wow pane per i miei denti.
Sulla coerenza tra MK e III Reich potremmo discuterne a lungo ma dopo aver passato un pò di tempo sulla storia della NSDAP negli anni venti sono giunto alla conclusione che all'ideologia si ovviava spesso e volentieri. Diciamo che Hitler era dotato di una buona dose di opportunismo politico e che per lui il fine giustificava i mezzi in senso assoluto. Nel cammino della NSDAP dal 1920 al 1933 c'è la stessa coerenza che ritrovi nella teoria complottista media (ossia nessuna). La stessa soluzione finale secondo me fu una scelta contingente e non necessariamente pianificata. A loro interessava far sparire gli ebrei dal territorio sotto il loro controllo. Il come era ininfluente e, brutalmente, penso che abbiano optato per quella che ritenevano la soluzione più pratica. Vabbè tutto molto in soldoni.
la nuova edizione sarà in tedesco e dubito che verrà tradotta in italiano?
Ecco. La solita sf...
dettagli.
Eh già!
La stessa soluzione finale secondo me fu una scelta contingente e non necessariamente pianificata
E' un po' la conclusione che io, da somaro semplice, ho tratto da tante letture. L'impressione è proprio quella che, in mancanza di altre soluzioni, quella sia stata considerata la più attuabile sul piano eminentemente pratico.
Detto così fa ancora più orrore...
Comunque, nei prossimi giorni ti butto l'amo Browning. Preparati!
Brain, ti dico cosa penso io.
Voglio leggere il Mein Kampf originale, senza contestualizzazioni, voglio il testo nudo e crudo, voglio leggere il documento storico.
Punto e basta.
Ok, non è nelle mie priorità, ma se decidessi di leggerlo, vorrei poter leggere il testo originale.
Usa-Free, quella che verrà pubblicata, se ho capito bene, È l'edizione originale, cioè il testo nudo e crudo, solo arricchito da note e da apparati che lo fanno comprendere meglio (sennò tanto varrebbe pretendere di leggere la bibbia direttamente in aramaico senza nessun aiuto). E anche da un lavoro filologico che ne garantisce, appunto, la fedeltà all'originale, perché a leggere edizioni più o meno pirate non puoi essere sicuro che qualcosa non venga cambiato. Era ora, direi.
Di Galli della Loggia ho letto qualcosa, ed è interessante. Basta non farsi ammaliare troppo dalle sue teorie, perché da lì al complottismo più becero il passo sarebbe breve.
OT
Sapete vero che giacobbo ha dato alle stampe la sua nuova fatica?
Titolo: "I T......."
(aiutino, finisce con "I")
@Thomas:
Il testo italiano commentato non è di Galli della Loggia (il Signore ce ne scampi!) ma del politologo Giorgio Galli autore, tra l'altro, di "Hitler e il nazismo magico". Le sue ipotesi sull'esoterismo nazista sono affascinanti ma mancano di supporti documentari anche per la sua non conoscenza del tedesco. Ho avuto il piacere di conoscerlo anni fa e aveva ammesso lui stesso che le sue erano più delle "suggestioni" per spingere verso ricerche più approfondite che non una trattazione sistematica (anche per i suddetti limiti linguistici).
@Usa-Free:
Il testo originale, se conosci il tedesco, è disponibile in moltissime biblioteche tedesche e puoi averlo con una semplice richiesta di prestito interbibliotecario. ;)
In tedesco in effetti è più leggibile che in italiano. :P
@Alessandro
errore di distrazione, intendevo anch'io Giorgio Galli :-) quello del nazismo magico
@Thomas:
Beh immaginavo... Certo Galli non ne sarebbe felice. ^^;
BTW di lui apprezzai molto la modestia. Ebbi contatti con un altro non-storico autore di un libro sul nazionalsocialismo esoterico e non solo si dimostrò molto permaloso ma reiterò l'errore del primo libro scrivendone un secondo assolutamente demenziale.
Ma tengo per me ulteriori dettagli. ;)
Un piccolo appunto a Thomas, la Bibbia e' scritta in ebraico e non in aramaico. Poi in alcune parti in greco, principalmente per quanto riguarda il Nuovo Testamento.
vabbé, ho detto due cose, entrambe sbagliate. mi ritiro in un angolino :)
@Thomas:
Se non ho capito male tu di formazione sei un filosofo. Quindi potrei vendicarmi delle vessazioni che da storico ho subito quando facevo gli esami di filosofia e dirti che sbagliarne due su due dovrebbe essere la norma per voi. :P
Scherzo... è che da quando divido il mio spazio di lavoro con dei sociologi potermela prendere coi miei nemici di sempre un pò mi diverte. ^^
I sociologi non sono divertenti...
:(
@Thomas:
Coraggio.
Pensa che noi comuni somari dobbiamo pensarci quattro volte prima di scrivere un commentino qualsiasi sul tuo blog: troppi eruditi!
Il che, non è una critica, sia ben chiaro. LeggerVI è sempre un gran piacere e una bella lezione.
Ciao brain; un consiglio per migliorare la comprensione del fenomeno, se ti interessa.
Il film "Die Welle" ("L'onda" nella traduzione italiana, anche se ti consiglio l'originale tedesco, se capisci la lingua= mostra molto bene i fattori psicologici e sociali che vengono messi in moto. Ha la pecca di esagerare con la tempistica, anche considerando che prende spunto da uno studio reale, ma per il resto è un film bello e godibile da molti punti di vista.
Gli darò uno sguardo.
Grazie!
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