[...] il demagogo da birreria, il capo di quello che per anni non era stato che un partito relegato ai margini stravaganti della politica, un uomo privo di credenziali per manovrare una sofisticata macchina statale – sua sola qualifica essendo in pratica la capacità di radunare il sostegno delle masse nazionaliste, per risvegliare i bassi istinti delle quali dimostrava un talento fuori dal comune – era stato chiamato al governo di uno dei più importanti stati d’Europa.
Kershaw Ian, Hitler, Milano, Giunti Editore S.p.A - Bompiani, 2017, eISBN 978-88-587-7375-8, p. 324
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2 mesi fa
2 commenti:
Noi siamo più efficienti dei tedeschi.
Loro avevano un demagogo.
Noi molti di più.
Infatti è quel che ho pensato rileggendo quella frase.
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