sabato 25 aprile 2015

Il quesito delle mollette - Risposta compresa

E' un po' che non esco dalla miniera.
Oggi ho voglia di cazzeggio ed ho deciso di lanciare una sfida dell'antica serie "I quesiti del somaro".

In palio, per il fortunato solutore del quesito, una settimana di vacanze sul pianeta Trxqqxyzrrr, da cui provengono tutti i rettiliani del Nwo.

Ma veniamo all'imprevedibile domanda, che diventerà certo un tormentone dell'estate in arrivo: cos'ha di diverso l'ultima molletta in basso rispetto alle altre 4?

La soluzione, se nessuno saprà darla prima, naturalmente, fra qualche giorno su questo stesso canale: non cambiate per la pubblicità.

Buon 25 aprile a tutti.


Aggiornamento del 29 aprile:

La risposta, come ho scritto in un commento, contiene una vena polemica e provocatoria, dalla vena leggermente qualunquista ma altrettanto basata su una casistica accertata.

La molletta "diversa", infatti, è stata acquistata in Francia una dozzina di anni fa, durante una vacanza.
Il set di mollette in questione è, a tutt'oggi, completamente integro: neanche un pezzo rotto od usurato.
Delle altre, regolarmente acquistate in Italia nel corso degli anni successivi, non restano che poche sopravvissute per ciascun set (fa eccezione la penultima, celeste, acquistata solo un paio di mesi fa). Eppure tutte sono conservate ed utilizzate insieme, nello stesso luogo e nello stesso ambiente.

La vena polemica nasce dal dubbio amletico: com'è che in Francia dodici anni fa si producevano e vendevano mollette più robuste di quelle che si producono/vendono in Italia oggi?

11 commenti:

mother ha detto...

E' stampata 3D spendendo 10 volte tanto il costo di una molletta pressofusa?

buon 25 aprile anche a te.

brain_use ha detto...

Interessante ipotesi, Mother, ma, a prescindere dal fatto che 10 volte mi sembra una stima maledettamente ottimistica, io non sono Grillo né grillino... :)

Quindi: acqua.

Ammetto però che nella risposta è contenuta una vena polemica e provocatoria, dalla vena leggermente qualunquista ma altrettanto (purtroppo) basata su una casistica accertata.
Incuriosito?

Jake ha detto...

E' stampata con plastica "biodegradabile"? A meno che non si tratti del fatto che il foro piccolo è direttamente sotto la molla, il che rende la molletta più corta e, quindi, "a risparmio di plastica per un ambiente migliore"...

axlman ha detto...

A parte colore, forma e dimensioni che sono diverse per tutte e quindi non dovrebbero contare, sicuro che il quesito si riferisca all'ultima molletta in basso e non alla prima in alto?

vale56 ha detto...

@axlman, se si riferisce alla prima in alto, la risposte è che si rompe molto di più, visto che la molla non tiene assieme 2 pezzi speculari
E non riesci a prenderne 2 rotte per farne una aggiustata....

brain_use ha detto...

@Jake: acqua!

@Axl: ultima in basso. Certo: la forma non conta. La prima in alto serve proprio a far notare questo dettaglio.

@vale: In realtà si rompe quasi meno delle altre. Ma non dico altro per non accelerare la scoperta dell'arcano. ;-)

mastrocigliegia ha detto...

L'unica particolarità che noto, è che l'ultima molletta pare non avere spigoli vivi, ma è tutta arrotondata. Che dipenda dalla fabbricazione o dall'usura non è dato sapere.
Inoltre sembra massiccia; cioè la sua robustezza non è data dal profilo del materiale che ne aumenta la rigidezza, ma dallo spessore della plastica.

Comunque la domanda mi pare terribilmente mal posta, perché non si conoscono gli elementi di valutazione.
In pratica c'è da indovinare quello che hai pensato tu, e non quello che realmente ha di diverso la molletta, visto che cosa considerare somigliante o differente è stato scelto arbitrariamente, perché ogni molletta ha qualcosa di diverso o di somigliante con le altre.
La domanda è equivalente a chiedere "cosa hanno in comune le prime quattro mollette?"
Non la vedo semplice.

brain_use ha detto...

@mastro

sembra massiccia

Interessante osservazione. ;-)


terribilmente mal posta

Lo è.
E la risposta contiene (mi cito) "una vena polemica e provocatoria, dalla vena leggermente qualunquista ma altrettanto (purtroppo) basata su una casistica accertata."

In effetti, questo non è un vero quesito, perché io conosco la risposta, né un indovinello, perché non vi ho dato informazioni sufficienti ad intuire la risposta.
E' solo un modo per stuzzicare la curiosità.

Qualche giorno è passato: è giusto svelare l'arcano. Provvedo ad aggiornare il post.

Btw: come va? E' tanto che non ci si sente! Colpa mia che sono sempre in immersione fra famiglia e lavoro, ma non ho tue da tanto.

Stepan Mussorgsky ha detto...

Beh, bisognerebbe fare un confronto tra le mollette prodotte 12 anni fa in Italia e le tue comprate in Francia, così come bisognerebbe fare un confronto con le tue mollette di adesso e quelle che in Francia si producono adesso :D

In ogni caso le mollette in plastica hanno la tendenza a sbriciolarsi perché la plastica perde le sue caratteristiche nel tempo, soprattutto per l'azione del sole.

Io uso mollette di legno :P

Riccardo (D.O.C.) ha detto...

Se guardi con attenzione, vedrai che sull'ultima molletta in basso c'è scritto "Made in Italy"...

vale56 ha detto...

Brian, io sto ancora utilizzando mollette di legno comprate nel millennio scorso, sono di legno e non mi hanno mai dato problemi.
Quelle di plastica, come la prima in alto, tendono a spaccarsi nell'archetto e le butti via.
Le altre le ho utilizzate come pezzi di ricambio....