martedì 3 marzo 2009

Le ronde e la birra


Questo è un post assolutamente da bar.

E' da bar perché l'argomento e i toni sono di quelli che si discutono al bar.
E' da bar perché sto (vagamente) uscendo dalla miniera in queste ore e non ho sufficienti neuroni ancora funzionanti per scrivere cose più interessanti e/o più documentate e in più, ho voglia solo di un po' di sano cazzeggio.
Infine, se non è da bar la birra! ;)

Dunque mi cimento con la difficile impresa di mettere a confronto un paio di recenti iniziative in tema sicurezza che fanno tanto parlare la gente nei pubblici esercizi.

Prendiamo il via dalla prima, in senso cronologico: la tendenza alla progressiva riduzione e azzeramento del tasso alcolemico consentito alla guida.
Beh, che dire.
Guidare da ubriachi, "fatti", persino molto stanchi è certamente una brutta cosa.
Si dimostra incoscienza, scarso rispetto del prossimo, spregio del pericolo per sé e per gli altri. Siamo tutti d'accordo.

Ma... come la mettiamo col tizio che, bevuta una birretta al bar, qualche mese fa diceva "basta così, sennò si rischia la patente" ed ora se ne esce con un bel "dammene un'altra: tanto ormai sono fuori lo stesso"?
Brutta persona, nevvero?
E se non avesse proprio tutti i torti?
E se una legge eccessivamente restrittiva avesse come unico effetto quello di incrementare esponenzialmente il numero dei "delinquenti" potenziali?

Lascio a una chiacchierata su argomenti simili in un bel thread su crono911 il compito di proseguire il dibattito.

Ed eccoci a parlare delle famose o famigerate ronde.
E' molto triste, a mio parere, che semplici cittadini debbano sentire l'esigenza di ricorrere a forme, anche regolamentate, di giustizia da bricolage.
E, oltre che pessimo sintomo di una diffusa sensazione di insicurezza, è una soluzione che apre a possibili derive potenzialmente violente.

Una delle basi costitutive dello Stato moderno è proprio la delega da parte dell'individuo alla struttura sociale di alcuni compiti. Fra questi, la vigilanza sulla propria sicurezza.

Frulliamo un po', agitiamo e vediamo cosa ne viene fuori.
Magari qualche pattuglia in più per le strade e le zone malfamate e qualche pattuglia in meno con gli autovelox sui rettilinei fuori città o con l'etilometro in orari e luoghi non proprio da "strage del sabato sera"?*

Magari, qualcuna delle soluzioni proposte da John B. in questo articolo?

Lascio la parola ai miei (decrescenti, sigh) lettori.

Ma la lascio con uno spunticino interessante.
Entrambe le iniziative nascono a seguito di campagne mediatiche molto intense sugli incidenti provocati da pirati della strada e sull'emergenza stupri, che investe la carta stampata come i tiggì in queste settimane. Dell'argomento si occupa, in un bell'articolo Luca Ricolfi su Panorama che fa il punto sul concetto di "notizie notiziabili" e sull'effetto sull'opinione pubblica di certe emergenze create a tavolino.

Da qui lo spunto, prendendo a prestito qualche definizione dal De Mauro:
dirigere un’imbarcazione mediante il timone, mantenendola in rotta far procedere nel modo voluto, tenere sotto controllo
guidare, influenzare
dirigere, amministrare
reggere, guidare esercitando il potere politico e amministrativo di uno stato

In una parola?
Governare.



*n.b.: ipotesi volutamente semplicistica, qualunquista, provocatoria. "Da bar", appunto.

11 commenti:

underek_ ha detto...

@Brain
Lascio la parola ai miei (decrescenti, sigh) lettori.

Gran Camerlengo, io non l'abbandonerò mai. Fino all'ultimo morgellone.
ROTFL :)

sto uscendo a fare ronda presso qualche piacevole locale per bere una o più birrozze con amici :) il tuo post merita approfondimento, non posso dunque risponderti adesso.

P.S. tranquilli, chi guida va di cocacola ghiaccio e limone. :)
Cialtroni si, ma responsabili. ;)

underek_ ha detto...

dimenticavo...


Primo! :)

Stepan Mussorgsky ha detto...

In un post dedicato in parte alla birra non potevo mancare!

In effetti un limite così eccessivo non ha alcun senso.Io penso che in uno stato civile un cittadino possa mettersi alla guida dopo aver bevuto una birra media :P

Per quanto riguarda le ronde, ho potuto osservare un gruppo di City Angels che è venuto a fare un'intervista dove lavoro. Che dire: anfibi, pantaloni stile mimetica (anche se blu), baschetto...decisamente poco rassicurante.

brain_use ha detto...

Il problema ha molte sfaccettature.
E, in realtà, il mio post era provocatorio in almeno tre diverse direzioni e tematiche.

Aspetto qualche ulteriore reazione (sempre che i miei lettori non si siano defilati del tutto... :( ) e poi approfondiamo volentieri.

Thomas Morton ha detto...

Nemmeno io intendo abbandonarti! Sono uno dei tuoi più assidui lettori, se non altro perché ti utilizzo spesso al posto della barra dei "favoriti". :-P

Limiti eccessivi alla quantità di alcol permessa hanno solo l'effetto di renderci tutti delinquenti.

Delle ronde meglio che non ne parlo. Ci vuole una bella faccia a tagliare i fondi alla polizia, delegare la sicurezza ai privati, e poi presentarsi in pubbblico come paladini dell'ordine e della legalità.

brain_use ha detto...

ti utilizzo spesso al posto della barra dei "favoriti". :-P

V.B.I.

Btw, lo faccio anch'io! ;)

underek_ ha detto...

Nel momento in cui (e se) verrà azzerato il t.a., si avrà secondo me una sproporzione pena/gravità reato alquanto anomala per il nostro sistema giuridico. Il punto cruciale della questione quindi sono i risultati che si vogliono ottenere. Ma che risultati può dare una non equità di giudizio? Una "estinzione" del reato? L'abbassamento statistico dello stesso? Non credo.
Riguardo le ronde, io penso siano manifestazioni principalmente "inconscie" di malessere diffuso e percepito, dovute ad indirizzamenti mediatici di tipo "specifico". Trovo triste la formazione di ronde, ma al tempo stesso, se può dar un maggior (magari falso) senso di sicurezza verso la popolazione locale, ben vengano, in 'attesa ovviamente di una estinzione di questa "necessità" percepita. In che modo? Aumento delle risorse alle forze dell'ordine e magari un potenziamento di organico? Che sia questo il "fine" indotto dai media della comunicazione? Probabilmente.
Quanto di cui sopra si ricollega all'ultima parte del tuo post. I media della comunicazione che ruolo e che peso hanno nella vita sociale di uno Stato? Quello che hanno avuto sempre, e paradossalmente è giusto così. Il programma "Carosello" andato in onda dal '57 al '76 ad esempio, cosa è stato per l'Italia del dopoguerra? Semplice "pubblicità"? Non proprio.
Carosello svolgeva principalmente tre funzioni:

- ruolo pedagogico al consumo e allo sviluppo;
- educazione all'intrattenimento leggero;
- preparazione degli italiani alla visione edonistica della società dei consumi;

ne conviene che il potere dei media, nell'indirizzamento sociale, è qualcosa che che va ben oltre il semplice approccio semplicistico e/o interpretabile come tale. In ambito politico/giuridico inoltre, l'informazione "giornalistica" ha un potere d'influenza elevatissimo, in poche parole, che ci piaccia o meno, il "governare" non è esclusività dell'ambito "politico".

P.S. buona Domenica a tutti, vado ad assolvere i miei doveri (la cotoletta Domenicale) :)

Anonimo ha detto...

Ciao.
In merito al post, da bar ma neanche troppo, vorrei riportare un esempio lontano, ma neanche troppo.
La settimana scorsa ero in Anatolia, città di Konya, roccaforte integralista in Turchia (stato prevalentemente laico). In tutta la città non si vendono alcolici eccetto che in due ristoranti meta prevalentemente di turisti. Tuttavia è una delle città turche col più alto tasso di consumo di alcool pro capite.
Morale della favola: a proibire troppo non si ottiene niente.

P.S.
ora ti metto tra i preferiti così hai un lettore al giorno in più. :P

brain_use ha detto...

@underek:
proprio osservazioni come le tue mi aspettavo. Approfondiremo... quando riesco a mettere fuori la testa dalla miniera sul serio... :(

@Alessandro:
la questione è imparentata anche col tentativo del proibizionismo americano.
Il risultato il medesimo in entrambi i casi...
Grazie per il "preferiti". Spero di riuscire a scrivere qualcosa in questi giorni. Niente di peggio di un blog che non pubblica nulla!

federico ha detto...

"Ma... come la mettiamo col tizio che, [...] "dammene un'altra: tanto ormai sono fuori lo stesso"? [...]
E se una legge eccessivamente restrittiva avesse come unico effetto quello di incrementare esponenzialmente il numero dei "delinquenti" potenziali?"

a me la soluzione sembra semplice: dare sanzioni proporzionate al tasso alcolemico!

ti sembra troppo impraticabile come soluzione?

brain_use ha detto...

dare sanzioni proporzionate al tasso alcolemico!

Mi va benissimo.
Si parte con una semplice buffetto alla prima birra e si arriva alla patente e auto che salta per chi guida in condizioni inadeguate.