Si sa che i media vanno a mode periodiche: c'è il periodo dei pirati della strada, quello degli orchi via web, quello degli ubriachi al volante.
Questo è il periodo del femminicidio e dell'omofobia.
"Femminicidio", fino a un po' di tempo fa, era solo un buffo termine da acculturati con la puzza sotto il naso e tendenze veterofemministe o, al più, uno dei tanti orribili neologismi da giornalisti in caccia di audience.
Oggi invece, non si capisce bene perché, pare che improvvisamente a morire siano solo donne per mano dei loro compagni, ex-compagni o spasimanti, tanto che qualcuno si è preso la briga di controllare i
dati effettivi (con discrete
sorprese sulle percentuali M/F).
Nonostante le
sorprese, sembra che un reato previsto dal codice penale alla voce "omicidio", ovvero uccisione di un essere umano, con tutte le sue accezioni, attenuanti ed aggravanti, sia diventato improvvisamente insufficiente per definire un crimine,
qualora la vittima sia di sesso femminile. Ecco quindi la solita pletora di giornalisti, politici, showman e
pensatori assortiti tutti a richiedere a gran voce la definizione di un nuovo reato, creato ad-hoc per la bisogna.
Se non è discriminazione sessuale questa, non so quale possa esserlo. Ma essendo oggetto di discriminazione lor signori uomini, che non possono fregiarsi di essere a loro volta occasionali vittime di
maschicidio, immagino nessuno ci trovi nulla da ridire.
L'omofobia è altrettanto di moda, lo sappiamo.
Ci sono cafoni di diverso orientamento politico (anche se spesso più orientati verso
uno dei due estremi) che non apprezzano la libertà di orientamento sessuale altrui al punto di dileggiare coloro che gradiscono persone del loro stesso sesso (omo) invece che di sesso diverso (etero). E ci sono delinquenti che vanno oltre il dileggio fino a far sembrare necessaria e, come potrebbe non esserlo,
urgente, una legge che protegga le vittime di
aggressione (reato già ben noto al legislatore, al giudice e al carabiniere) ove la vittima sia
omo.
Infine, ci sono anche coloro che, lungi dall'avere qualsiasi intento denigratorio o men che meno aggressivo, si permettono di decidere di
pubblicizzare la loro pasta un po' come gli pare e dunque vengono - loro sì - aggrediti. Almeno verbalmente.*
Al solito, da buon somaro nemico della violenza, [mode politically correct ON - però è vero] non posso che confermare che non farei del male a una donna nemmeno con un fiore e che posso annoverare fra gli amici (quelli veri, in carne e ossa e non le
figurine su facebook) anche alcuni esponenti dichiaratamente gay (e almeno un bisex), coi quali chiacchiero allegramente ed ho normalissimi rapporti umani.
[mode politically correct OFF] Addirittura, mi dichiaro favorevole al modaiolo matrimonio gay: se due persone si vogliono bene, che siano cromosomicamente XY-XX, XY-XY o XX-XX a me nulla ne cale. A dirla tutta, pure se fossero un gatto e un criceto non mi interesserebbe: gli affetti sono loro e la vita pure.
Ho qualche riserva invece sull'adozione da parte di coppie gay, ma di questo parliamo un'altra volta, ché il discorso si fa lungo e scivoloso.
Continuo però anche a ritenere che ci sia in giro troppa gente che, evidentemente, non ha nulla da fare tutto il giorno e troppe tastiere per le mani.
E troppa gente che dovrebbe lavorare di piccone, invece che di cervello.
p.s.
* Leggere l'
elenco di chi ha letto senza scandalo, come me, le dichiarazioni di Guido Barilla mi porta alle labbra un terribile
Oh My God! Passi per la deputata Pdl, passi persino per Forza Nuova... ma il Moige... il Moige no... :-O