
Questo è un post assolutamente da bar.
E' da bar perché l'argomento e i toni sono di quelli che si discutono al bar.
E' da bar perché sto (vagamente) uscendo dalla miniera in queste ore e non ho sufficienti neuroni ancora funzionanti per scrivere cose più interessanti e/o più documentate e in più, ho voglia solo di un po' di sano cazzeggio.
Infine, se non è da bar la birra! ;)
Dunque mi cimento con la difficile impresa di mettere a confronto un paio di recenti iniziative in tema sicurezza che fanno tanto parlare la gente nei pubblici esercizi.
Prendiamo il via dalla prima, in senso cronologico: la tendenza alla progressiva riduzione e azzeramento del tasso alcolemico consentito alla guida.
Beh, che dire.
Guidare da ubriachi, "fatti", persino molto stanchi è certamente una brutta cosa.
Si dimostra incoscienza, scarso rispetto del prossimo, spregio del pericolo per sé e per gli altri. Siamo tutti d'accordo.
Ma... come la mettiamo col tizio che, bevuta una birretta al bar, qualche mese fa diceva "basta così, sennò si rischia la patente" ed ora se ne esce con un bel "dammene un'altra: tanto ormai sono fuori lo stesso"?
Brutta persona, nevvero?
E se non avesse proprio tutti i torti?
E se una legge eccessivamente restrittiva avesse come unico effetto quello di incrementare esponenzialmente il numero dei "delinquenti" potenziali?
Lascio a una chiacchierata su argomenti simili in un
bel thread su crono911 il compito di proseguire il dibattito.
Ed eccoci a parlare delle famose o famigerate ronde.
E' molto triste, a mio parere, che semplici cittadini debbano sentire l'esigenza di ricorrere a forme, anche regolamentate, di giustizia da bricolage.
E, oltre che pessimo sintomo di una diffusa sensazione di insicurezza, è una soluzione che apre a possibili derive potenzialmente violente.
Una delle basi costitutive dello Stato moderno è proprio la delega da parte dell'individuo alla struttura sociale di alcuni compiti. Fra questi, la vigilanza sulla propria sicurezza.
Frulliamo un po', agitiamo e vediamo cosa ne viene fuori.
Magari qualche pattuglia in più per le strade e le zone malfamate e qualche pattuglia in meno con gli autovelox sui rettilinei fuori città o con l'etilometro in orari e luoghi non proprio da "strage del sabato sera"?*
Magari, qualcuna delle soluzioni proposte da John B. in
questo articolo?
Lascio la parola ai miei (decrescenti, sigh) lettori.
Ma la lascio con uno spunticino interessante.
Entrambe le iniziative nascono a seguito di campagne mediatiche molto intense sugli incidenti provocati da pirati della strada e sull'emergenza stupri, che investe la carta stampata come i tiggì in queste settimane. Dell'argomento si occupa, in un
bell'articolo Luca Ricolfi su Panorama che fa il punto sul concetto di "notizie notiziabili" e sull'effetto sull'opinione pubblica di certe emergenze create a tavolino.
Da qui lo spunto, prendendo a prestito qualche definizione dal De Mauro:
dirigere un’imbarcazione mediante il timone, mantenendola in rotta far
procedere nel modo voluto, tenere sotto controlloguidare, influenzare dirigere, amministrarereggere, guidare esercitando il potere politico e amministrativo di uno statoIn una parola?
Governare.
*n.b.: ipotesi volutamente semplicistica, qualunquista, provocatoria. "Da bar", appunto.