sabato 24 settembre 2011

"Sono come le cavallette"

"Sono come le cavallette, sono tanti, ben pagati."

"banda dei kamikaze di Bush"
"questi cialtroni, che tentano di inseguirmi come cani arrabbiati."

"Io li chiamo kamikaze di Bush."

"Quasi quasi mi viene nostalgia per Attivissimo, il quale parteggia per un assassino come Bush,"

"Li chiamo kamikaze di Bush perchè ritengo la loro impresa del tutto disperata. Come disperata è la posizione di chi difende dei malfattori. Magari saranno loro a vincere, insieme ai malfattori (che siano tali non c'è alcun dubbio, a prescindere dall'11 settembre), ma è impresa moralmente disperata."
Queste parole di colore oscuro
vid' ïo scritte al testo d'un offeso;
per ch'io: «Maestro, il senso lor m'è duro».

In effetti, ci ho messo non più d'una decina di minuti a trovare questi simpatici appellativi sul sito di un ben noto cospirazionista nostrano.

Con un po' più di attenzione, credo si possano trovare decine di altri esempi delle gradevoli definizioni che dedica al lavoro di quelle persone, i cosiddetti debunkers, Paolo Attivissimo in primis, che - orrore - non si bevono acriticamente come gradirebbe dai suoi lettori le millanta bufalotte di cui farcisce allegramente e senza verifica alcuna articoli, libri e filmati.
Che poi chiama "giornalismo d'indagine".

Certo, fa riflettere pensare che il medesimo poi si dichiari profondamente offeso dalla semplice ironia del giornalista Paolo Attivissimo, al punto di parlare di "dunucia-querela".
Che poi: "denuncia" o "querela"? Conoscerà la differenza, voglio sperare.

Non trovate anche voi che sia un atteggiamento curioso? 


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Aggiornamento:
Dopo Giornalettismo con l'articolo di John e con l'intervista di D'Amato, anche Perle Complottiste si occupa del caso.

domenica 11 settembre 2011

Dieci anni dopo

E' un'immagine coinvolgente, quella che ci offre la NASA, scattata dallo spazio l'11 settembre di dieci anni fa.

Dieci anni dopo, il nostro rispetto e il nostro ricordo alle vittime di quello che fu il più grande ed insulso attentato terroristico della storia, costato quasi tremila morti diretti e due guerre indirette.

Quanto ai cospirazionisti e al loro fumo fritto, mi rifaccio alla testimonianza, davvero emblematica, raccolta da John a New York, di un tassista egiziano, Ashraf:  
“Hanno colpito New York perché l'America è una minaccia all'integralismo islamico. Qui ogni musulmano si rende conto che si può vivere e lavorare in pace nella diversità di culture e religioni, nel rispetto reciproco. Non importa se sei ebreo o musulmano, qui puoi lavorare e se ti impegni e hai un po' di fortuna puoi arrivare ovunque. Dipende tutto da te, non dalla tua religione. Una cosa simile è inaccettabile per un integralista”

giovedì 8 settembre 2011

"Benedetti" giornalisti

Non so che dire.

In Francia, per il decennale dell111 settembre, escono splendidi documentari su Canal+, la BBC dedica il suo Conspiracy Files a smontare una ad una, per l'ennesima volta, le bufale cospirazioniste, il New York Times pubblica una ricostruzione audio minuto per minuto di quel giorno.

L'Espresso, invece, pensa bene di commemorare il peggior attentato terroristico della storia "alimentando il dibattito" con un "discusso" film (non oso chiamarlo documentario) come "zero".

A me sembra una fesseria.
Come se io linkassi qui il Circo (di) Massimo perché è interessante per farsi quattro risate.
O come, scrive qualcuno, se per commemorare lo sbarco sulla Luna, si offrisse "Capricorn One".

Se è interessante perché discusso, discutetelo, benedetti giornalisti.
Non avallatene il contenuto implicitamente, visto che lo offrite senza dire che è un raro esempio di concentrato di frottole. 

Mentre la BBC intervista medici legali, ingegneri strutturisti, esperti di intelligence, cosa ci fornisce  "zero" allegato a l'Espresso?
Un nobel per la letteratura che gioca al piccolo mimo simulando un aereo dirottato con 53 passeggeri a bordo (una delle scene più di cattivo gusto cui ho assistito in vita mia), lo stesso personaggio che blatera ripetutamente di "5 metri, ripeto 5 metri", una studiosa di storia medioevale che chiacchiera di demolizioni controllate, un esperto di acqua potabile che "mette in dubbio" (ovviamente, senza spiegare perché) le conclusioni del più prestigioso istituto di ingegneria del mondo e via, il tutto condito di cartoni animati per "dimostrare" l'esistenza di inesistenti batterie contraeree al Pentagono e una sfilza interminabile di chiacchiere di simile portata.

Come propinare al pubblico per l'ennesima volta un simile concentrato di  errori ed omissioni possa giovare "al dibattito" lo sanno solo a l'Espresso.

E infatti si vedono i risultati.
Mentre nel resto del mondo i cospirazionisti sono sempre più considerati quello che sono: personaggi in cerca di notorietà e vendite facili, qui da noi basta aprire un forum di discussione qualunque per trovare una pletora di "espertoni" che dibattono di 11 settembre senza avere le minime conoscenze di quel giorno se non attraverso le balle dei cospirazionisti.

Si veda qui, ad esempio, dove tornano fuori l'eterno foro da 5 metri, l'"acciaio fuso", le statistiche sui 3 grattacieli crollati in un solo giorno e tante altre manifeste dimostrazioni di pura e semplice ignoranza dei dati e dei fatti di quel giorno.

Fino a culminare in una ridicola interpretazione del principio di autorità: "Giulietto Chiesa e Dario Fo non mi sembrano affatto dei coglioni, se hanno prodotto un documentario di questo genere si saranno informati".

Ah si...?
Sarà... Tu certamente no, invece.

martedì 6 settembre 2011

Roghi

Non amo parlare di politica italiOTA, figuriamoci di cronaca nera.

Però questo caso è da segnalare.

Perché ricordo di aver sentito con le mie orecchie somaresche più d'una persona che dichiarava di volerlo linciare, quando sembrava fosse lui il colpevole.

I roghi delle streghe furono, sono e saranno sempre un abominio.

lunedì 5 settembre 2011

Il Chupacabra e la "cultura" italiOTA.

Stavo leggendo l'avvincente voce enciclopedica dedicata a Boyager da Uicchi Italia e sono incappato in due chicche...

No, scusate... ci sono rimasto male.

Tralascio commenti sul "Premio internazionale di archeologia della città di Ugento", che scusiamo in nome dei 12000 abitanti della cittadina, probabilmente in cerca di visibilità mediatica.

Ma, a quanto pare la trasmissione, meglio, il suo conduttore, si è meritato il Premio nazionale TV Educativa 2008 (il grassetto è mio) organizzato dall’Istituto di Scienze psicopedagogiche e sociali “Progetto Uomo”, presso il Campus univerisitario IPU, con la seguente motivazione: "per il contributo alla ricerca e alla divulgazione di contenuti culturali, con i programmi “Stargate – Linea di confine” e “Voyager – ai confini della conoscenza” (grassetto sempre mio).

Non che prima o dopo di quell'anno i contenuti fossero granché migliori, intendiamoci - ricordiamo il chupacabra (il simpatico animaletto della foto) e John Titor, come preclari esempi - ma cosa avranno trovato mai di culturale ed educativo in un programma che, in quell'anno, affronta tematiche di questo spessore (cito qualche titolo): Avvistamenti Ufo 1978, Pietre di Ica, Profezie del 2012, Shakespeare era siciliano?, Alla ricerca della mitica "Avalon", Stonehenge il cerchio di Atlantide?, L'ultimo tesoro dei Templari, La verità nascosta del Santo Sudario di Oviedo, Lady D: la verità nascosta, presunte falsità delle missioni Apollo... e tante, tante altre amenità dello stesso tono e spessore.

Lo confesso, mi piacerebbe capire in che termini l'esimio istituto consideri tali tematiche e, soprattutto, il modo in cui sono state affrontate dalla trasmissione, come "contributo alla ricerca e alla divulgazione di contenuti culturali". Così, tanto per farmi un'idea di chi abbiamo di fronte.

E' interessante a titolo di raffronto l'opinione espressa sulla trasmissione dal matematico  Piergiorgio Odifreddi, personaggio a volte non particolarmente simpatico, ma il cui spessore culturale effettivo mi pare indiscusso, che così definisce Voyager: "i valori della scienza [...] sono addirittura sbeffeggiati e insultati".

Mi sento di sottoscriverlo.

E, intanto, su Italia1, è cominciato Mistero...

venerdì 2 settembre 2011

Braccialetti dei miracoli


E dopo gli anelli dell'immortalità (a proposito: acquirenti dell'anellino di AlexChiu vi siete mai chiesti cosa dovrebbe mai fare un magnetino sul dito?) e il braccialetto dell'eterna forza (power balance, per gli amici) ecco arrivato il nuovo tormentone per creduloni di passaggio: nientepopodimenoche il braccialetto afrodisiaco bunga-bunga.

Se non altro, si spera che gli acquirenti di quest'ultimo tormentone la prendano sul ridere...

sabato 27 agosto 2011

Ebbbastaaa...

Il giornalismo italiOTA fa pena. Lo sappiamo bene.

Ma la storia siamo noi riesce in una impresa davvero difficile: riproporre un pezzo vecchio di 3 anni a due settimane dalla ricorrenza dell'11 settembre. E non un pezzo qualsiasi, una ricostruzione storica, magari approssimativa degli eventi di quel tragico giorno.

No, un pezzo densissimo di fesserie cospirazioniste da due soldi e già ampiamente sbugiardate da tempo, senza un minimo di contraddittorio con autentici esperti ma solo dando fiato alle grancasse delle peggiori bufale complottiste e con il solo scopo apparente di catturare un po' di quello share di infimo livello degno delle trasmissioni come misStero o Boyager.

Ciò è insolente nei confronti di chi su quell'evento ha indagato, producendo migliaia di pagine di rapporti, analisi, studi, testimonianze, racchiuse non in una velina ufficiale del governo Bush (come l'autonominatosi "movimento per la Verità" vorrebbe farci credere) ma in decine di rapporti tecnici, giudiziari e giornalistici che conducono a una ricostruzione coerente e ben nota.

Ciò è insolente nei confronti della Storia e dell'intelligenza degli ascoltatori.

Ma soprattutto è insolente nei confronti delle vittime di quell'immensa tragedia che fu il peggior atto terroristico della Storia, così ridotti a marionette di una presunta sceneggiata senza capo né coda, la cui credibilità ha davvero ben riassunto Paolo Attivissimo così:

Supponiamo che le tesi alternative sia vere e che i complottisti abbiano ragione. Secondo quanto raccontato da Minoli, i terroristi c'erano davvero e il governo Bush li lasciò fare. Usarono davvero degli aerei di linea contro le Torri Gemelle; però, siccome magari colpire un grattacielo con 120 tonnellate d'aereo che lo trapassano e riversarvi dentro 34.000 litri di carburante potrebbe non bastare a innescare un incendio devastante, le Torri erano anche state minate preventivamente di nascosto con la termite da una ditta privata, presso la quale lavorava solo gente omertosissima. La termite produsse esplosioni anche se non è un esplosivo, distrusse per prima cosa le colonne centrali anche se dai video si vede che crollarono per ultime, ed esplose alla base delle torri anche se il crollo iniziò in alto.

Nel terzo edificio crollato, il WTC7, due testimoni udirono esplosioni, ma uno di loro fu eliminato per zittirlo, lasciando invece sbadatamente in vita l'altro. L'edificio fu distrutto per far sparire 4000 pratiche della commissione di controllo sulla Borsa, perché usare un distruggidocumenti pareva poco efficace e nel crollo di un edificio non c'era alcun rischio che qualche documento scottante volasse fuori e venisse ritrovato.

Al Pentagono, invece, i terroristi che prima c'erano (ed erano così fessi da andare negli uffici governativi a chiedere prestiti per comperare aerei) non c'erano, perché non c'era l'aereo di linea dirottato, secondo le tesi raccontate da Minoli. Anche se non ha nessun senso usare aerei alle Torri Gemelle ma non al Pentagono, fu tutta una sofisticata messinscena, nella quale però gli autori pensarono bene di fare un buco nel Pentagono di dimensioni assurdamente insufficienti e si scordarono di lasciare in giro rottami d'aereo identificabili.

La passione per i buchi troppo piccoli contagiò anche la falsificazione del quarto aereo, quello che sarebbe caduto in Pennsylvania. In realtà era tutto finto, tutto falsificato maldestramente facendo una buchetta nel terreno e ficcandoci qualche rottame.

Bush sapeva tutto in anticipo, tanto che vide il primo schianto prima di chiunque altro, ma invece di cogliere l'occasione di atteggiarsi ad eroe impavido perché sapeva di non essere un bersaglio, fece la figura del rimbambito standosene imbambolato in una scuola a leggere la storia di una capretta alla scolaresca.

Non fa una grinza.

Mille complimenti alla RAI, TV pubblica che mantengo pure io pagando il canone.
Per produrre monnezza, con logo doc, naturalmente.

Più passa il tempo e più mi vergogno delle istituzioni del mio paese.
Tutte.

venerdì 19 agosto 2011

Acqua fritta: la "soluzione"...


Prosegue la querelle scatenata dal "caso Boiron".

Come segnala B-log(0) si è occupata della vicenda anche il British Medical Journal.

Intanto negli Stati Uniti una class action cita la Boiron per pubblicità ingannevole.

Fabio Turone, l'autore dell'articolo pubblicato dal British Medical Journal, segue da vicino il caso.

Anche OggiScienza si sta interessando attivamente all'argomento, così come l'amico Claudio Casonato.

Sembrerebbe che parecchi stiano cominciando a stancarsi di pagare l'acqua (poco) fresca in ragione di qualche migliaio di euro al litro.

La mia proposta, formulata molti mesi fa, è sempre quella: forniamo l'omeopatia tramite il SSN ai cittadini "credenti".
Ma la facciamo pagare dal SSN direttamente all'acquedotto consortile di zona. A qualche decimo di centesimi al litro.

Tutti contenti. O no?

giovedì 4 agosto 2011

Il colore dei soldi

Non sono blu?
Ma sì che lo sono. Lo sono quando si vende acqua e la si spaccia per farmaco.

Col tempo, com'è naturale, qualcuno si permette di chiedere delle prove del presunto funzionamento dell'acqua.
E allora, invecedi fornirle, ci si offende e si tirano in ballo tante belle parolone sulla libertà di opinione e sulla lotta allo strapotere delle multinazionali.

Alla fine, si passa alle maniere forti:
Medbunker: ghiandole di rospo e veleno di serpente
BlogZero: La BOIRON minaccia querela contro questo blog
Bufole: La BOIRON minaccia querela... paura della verità?
Imbrogli: BOIcottiamo BOIron

Altro argomento ma segnalazione doverosa.
Perché gli idioti sono pericolosi.


p.s.
Anche Gianni Comoretto si è unito alla denuncia del comportamento delle multinazionali dell'acqua.
E, con lui, Improbabili complotti.
Bene.
E' un bene notare la lieve incoerenza che sta dietro al comportamento di chi si trincera dietro al diritto di credere , senza mai l'obbligo di dimostrare.