domenica 6 settembre 2009

Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene


Dai Placiti Cassinesi al linguaggio da SMS: corsi e ricorsi linguistici, potremmo dire, parafrasando il Vico. O anche "La rivincita della Kappa".

Mi riferisco a quel curioso modo di esporre il proprio pensiero tanto in voga fra le nuove generazioni e che è mutuato dal linguaggio degli sms: ke, ki, xò, xke se non addiritture k. Per tacere dei vari nn, tt, c, cn, 6, qlc, cmq, tvb e chi più ne ha più ne metta.

La mia idea originale nasce da una delle belle chiacchierate che scambio all'ora della colazione sui temi più disparati con la mia somaresca metà, insegnante, ed era quella di dedicargli un post intero, scritto appunto in questo nuovo modo di esprimersi ma, lo confesso, proprio non mi è riuscito...

Non che la mia Lei lo ami granché, ma, tacciando di purismo la mia insofferenza per questo linguaggio da bimbiminkia, come lo definisce la divertente nonciclopedia, ne riconosce il potenziale valore evolutivo della lingua che ha dato i natali a Dante, Petrarca e Leopardi.

Su un paio di obiezioni a questa presunta forma evolutiva del linguaggio, comunque, ci troviamo in pieno accordo.

Innanzitutto, la mia metà ne fa una questione di registri linguistici.
C'è occasione di impiego del dialetto locale o regionale o della lingua familiare ed informale. C'è occasione per un italiano quantomeno corretto, per un italiano formale ed anche per una lingua alta, solenne ed aulica.

E c'è una occasione, l'SMS appunto, in cui l'abrogazione di vocali e segni di interpunzione e la sostituzione di doppie e consonanti (quando non anche di intere parole con altre mutuate dalla lingua d'albione e dotate del solo pregio di essere più corte delle corrispondenti nostrane) hanno un significato preciso e una giustificazione: il contenimento della lunghezza del messaggio nei famigerati 160 caratteri e la rapidità di digitazione sulle infernali tastiere a disposizione dei cellulari.

Dovrebbe però la sapienza dell'oratore o dello scrivente indurre ad adottare l'uno o l'altro registro a seconda delle circostanze ed evitare il lessico dei messaggini in un tema scolastico, in una relazione, in un curriculum o in un concorso pubblico.
Magari, già che ci siamo, anche in un forum.

L'altra obiezione è l'applicazione della regola della non ambiguità del messaggio, che è poi quell'esigenza che genera i tanto vituperati segni diacritici della nostra bella lingua. Non è facile infatti, in un italiano corretto, scrivere una frase che risulti di ambigua interpretazione per il lettore: "la vecchia porta la sbarra" è l'unico esempio che in una mezz'oretta ci sia giunto alla mente. Comunissimo invece nel SMSese il problema del misunderstanding (vocabolo anglosassone di lunga digitazione, ma di pregnante significato) del messaggio.


Ma poi, diciamocelo, ve la vedete una cosa tipo
nl 1/2 dl cmm di nostra vta m rtrovI x 1 selva oscura...

21 commenti:

Skeptic ha detto...

...lo confesso, proprio non mi è riuscito...


meno male :P

brain_use ha detto...

LOL.

Sintetico ed efficace, Skeptic.
In due parole tutto il mio post!

Salvo Di Grazia ha detto...

...il problema è quando c'è gente di 50 anni che mi scrive in smsese, lì divento un boia scarlatto (cit.)

lucajdvr ha detto...

In effetti leggere un testo pieno di k e abbreviazioni che definirei quanto meno malate è spesso traumatico.

Qualche altro giochetto sull'ambiguità sintattica lo trovi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Ambiguità_sintattica :P

Ciao e complimenti per il blog :D

Foxxya ha detto...

odio il linguaggio dei bimbiminkia!

Thomas Morton ha detto...

Anche a me in chat capita di usare delle abbreviazioni, ma è importante capire quando una maniera di esprimersi è appropriata e quando no.

I ragazzini di oggi non hanno invenatato nulla, i gerghi giovanili sono sempre esistiti, l'unica differenza è che una volta rimanevano confinati nella loro cerchia, mentre ora certe espressioni proliferano su Internet. Che mi può stare anche bene sul sito dei videogiochi, ma quando quel medesmo ragazzino pretende di scrivere in quel modo intervenendo su qualsiasi forum, allora è necessario educarlo e fargli capire che il suo micro-universo non è poi così condiviso né particolarmente interessante.

gg ha detto...

Mah secondo me il bimbominkiese è giustificato con l'età e vincolato al costo del sms.
Ai tempi dei primi sms non vi dico come scrivevo, ero un vero bimbominkia da cellulare, e me ne vergognavo, ma gli sms costavano troppo. Ora che lo S.M.O.M. mi paga 6000€ al mese mi posso permettere piccioni viaggiatori (che fanno figo), galoppini e messaggi direttamente nei chip impiantati nei vari amici.

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

l'unica abbreviazione che scrivo è "cmq", non so perché

comunque :-) pensare che uno che scrive in un forum o in un blog cerchi di scrivere in modo decente è ingenuo: scrivere in un forum o in un blog porta la gente (me compreso) a comportarsi in un modo molto più arrogante, maleducato, presuntuoso eccetera di quello usato nelle conversazioni vis-a-vis

e scrivere da bimbominkia, almeno che tu non abbia 14 anni significa semplicemente essere arrogante maleducato presuntuoso eccetera

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

e per confermare la mia tesi:

ho ragione io e voi non capite un cazzo :-P

markogts ha detto...

Tromba Marina per un quarto d'ora

Claudio Casonato ha detto...

Io no capire Smsese...
Magari ne mando 2 o 3 concatenati, ma quelle abbreviazioni mi fanno adirare....

repiazz ha detto...

sarò fuori del mondo, ma piuttosto che usare un'abbreviazione rivolto tutto l'SMS per stare nei 160 caratteri...

brain, stupenda la crittografia mnemonica! enigmisticamente perfetta, è tua?

markogts ha detto...

brain, stupenda la crittografia mnemonica! -

Mi sono perso qualcosa? Le c.m. proprio non capisco come funzionano e non le vedo se non me le indicano col dito.

Stepan Mussorgsky ha detto...

"hanno un significato preciso e una giustificazione: il contenimento della lunghezza del messaggio nei famigerati 160 caratteri e la rapidità di digitazione sulle infernali tastiere a disposizione dei cellulari."

No, è pura CULtura bimbominkia e te lo dimostro.

Devo scrivere "non".

Col T9 scrivere "non" correttamente comporta 3 digitazioni.

Scrivere "nn" ne comporta 5.

Chi non usa il T9 è per definizione escluso dalla rapidità di digitazione.

Dunque se scrivi "nn" è perchè VUOI scrivere "nn", ergo sei un bimbominkia.

brain_use ha detto...

Non credo che "la vecchia porta la sbarra" sia propriamente una crittografia mnemonica, in senso enigmistico, ma attendo smentite.

@Usa-free:
accidenti. Non ci avevo pensato.
Vuoi dire che si tratta di autentici casi di bimbominkionite acuta?

Ad ogni modo, personalmente fatico a trascodificare anche i medesimi SMS, quando scritti con grosse percentuali di SMSese intensivo, ma posso tollerarli.
Ma se uno scrive così in qualsiasi altro contesto, lo classifico istantaneamente. ;)

La cosa che davvero preoccupa è l'ignoranza sottintesa delle regole della lingua. Voglio dire: se sai scrivere correttamente in italiano e per la fretta fai un errore di ortografia, sei scusato. Se metti una abbreviazione in una mail, pazienza, ma se scrivi così:
"Kmq xk answr nn dvrbbe farlo?!?!?
Ogniuno puo scrivr cm gli pare!!!!!!!!
Kiaoooooooooooooo"


Dove l'unico vocabolo scritto in italiano è scritto in modo scorretto... :D

repiazz ha detto...

no no, per quel poco che ne so la critto è praticamente perfetta; semmai è insolita perché vista a ritroso, dato che è una soluzione non preceduta dall'esposto... ;-)
- la vecchia (sostantivo, soggetto) porta (verbo) la (articolo) sbarra (sostantivo, complemento oggetto); e poco importa il perché un'anziana stravagante signora trasporti da qualche parte una pesante sbarra ;-)
- la vecchia (aggettivo) porta (sostantivo, soggetto) la (pronome, complemento oggetto) sbarra (verbo): come dire che l'antico uscio "la" chiude (p.es una stanza, una cassaforte)

è proprio bella, tutte le singole parole cambiano "ruolo" e significato (salvo l'iniziale articolo "la", ma questa è al massimo una ineleganza)

quella citata da Markogts è invece un tipico titolo da giornale a doppio senso, ma non è una mnemonica; lo sarebbe se non ci fosse per un quarto d'ora (ma in quel caso non farebbe sorridere e sarebbe una banalità da adolescente)

vabbe', torniamo a sciare...
pensierino della sera: una contrail non persistente è una scia rada, una sciarada...
ok la pianto qui
:D

brain_use ha detto...

Ho verificato con la mia somarella e devo confessare che non è proprio proprio sua... Piuttosto una reminescenza: è un esempio "classico" in linguistica.

Leibniz Reloaded ha detto...

Modero forum tecnici e ML catacombali da tempo immemorabile (credo di essere arrivato entro il primo centinaio di nodi tra BBS e point della zona 332 FIDOnet) e ho sempre lanciato invettive dantesche contro gli abusi linguistici - mi capita, come ben sa Thomas, d'esser nato in un posto dove anche i meno istruiti parlano un italiano pressoché perfetto, e d'avere anche un certo orecchio.

Credevo di essere l'unico ad invocare costantemente i placiti cassinesi di fronte a questo profluvio di k del "bimbominkiese": fa piacere vedere che qualcun altro se li ricorda. ;)

Riguardo alla vecchia porta eccetera, confermo che è un esempio arciclassico anche in linguistica computazionale e IA. Il giorno in un cui faremo un calcolatore abbastanza furbo da capire roba del genere, forse inizierò a concedere un po' di credito alla vecchia tesi della IA "forte". Ma ci crederò davvero solo quando troverò un automa IA che mi batte sistematicamente a GO! mentre si inventa da zero la dimostrazione di un teorema (ma non con le solite 4 mink... ehm, whops, boiate del teorema di Herbrand, per carità)...

yos ha detto...

E difficile far stare l'intero concetto che si vuole comunicare in un unico sms.

Ora che ci penso la mia insegnante di italiano delle superiori ci obbligava a fare il riassunto di articoli di giornali in 50 parole, 30 parole, 20 parole...

brain_use ha detto...

Credevo di essere l'unico ad invocare costantemente i placiti cassinesi di fronte a questo profluvio di k del "bimbominkiese"

Già.
Ma mentre quello era l'italiano nascente ai suoi primi vagiti, questo è il delirio di tempi decadenti.

Uno dei tanti sintomi dell'idiozia dilagante, imho.

paniscus ha detto...

Ho visto solo adesso, con colpevole ritardo, la bellissima disquisizione sulla crittografia mnemonica, e non ho resistito: beccatevi queste due di argomento rigorosamente fisico, che spacciai in giro anni fa...

PIASTRA PER CAPELLI (7, 2, 5)

PIAZZA ARANCI (6, 2, 5)

ciao!
Lisa