lunedì 25 gennaio 2010

Laureati con lode?


Periodaccio. Sapete bene che quando il vostro somaro preferito (speriamo...) sparisce per un po' è sempre per ragioni di miniera.
Erano ormai due o tre settimane che non aprivo nemmeno i blog e i siti degli amici.

Così, di fronte all'ennesima, incredibile perla segnalata su Perle Complottiste, mi sono fatto quattro risate.

Risate amare, però...
Per meglio capire, vi cito una chicca presa dalle due tesi citate (e copiaincollata dal sito di un noto signoraggista). Sì, avete capito bene... la stessa identica fesseria sta in entrambe le tesi!
L'unica differenza è la parte in italico, che nella seconda manca, lasciando la frase troncata (e senza senso in italiano corretto):
Esempio in “soldoni” del signoraggio:

“Lo Stato prende in prestito una banconota da €100 euro dalla Banca
Centrale e la «paga» con una «obbligazione» da €100. A fine anno dovrà
«drenare» dalla popolazione quei €100 per restituirli al legittimo proprietario
(che è il Banchiere Internazionale), più gli interessi, diciamo un 2,5%. La Banca
Centrale ha stampato quella banconota spendendo (tutto compreso) 30 centesimi
di euro (quindi era solo un pezzo di carta, una merce come un altra, come un
biglietto del cinema) mentre la banconota da €100 (+2,5%), che lo Stato
restituisce alla Banca Centrale, l'ha tolta a noi ed essa è frutto del nostro lavoro,
delle nostre fatiche, del nostro sudore, insomma è pregna di valore e impegno
umano! La Banca Centrale è una tipografia e si comporta come se fosse la
padrona della banconota!
Ergo: il signoraggio su una singola banconota è di €102,5 - €0,30 = €102,2 “

C'è un solo "ergo" da dire: qui ci sono due candidati alla laurea in Economia che non hanno capito nulla dell'argomento della loro tesi e che scrivono pure in un italiano piuttosto carente. In compenso hanno dato buona dimostrazione della loro abilità a fare copia incolla delle peggiori fonti disponibili sul web.

E ci sono due atenei che hanno accettato quelle tesi sconclusionate. Ci sono due relatori che hanno conferito loro autorevolezza.

Dell'argomento si occupa anche il buon Tripponzio in questo articolo in cui analizza passo passo le castron..., pardon, le "tesi della tesi". E così pure IceMat sul suo blog.

Poi ci chiediamo il perché dell'ignoranza dilagante e dell'oscurantismo di ritorno.
Povera Italia.


Aggiornamento: il buon Tripponzio ha pubblicato la seconda parte della sua analisi della tesi della Distefano.
Leggetela perché è un capolavoro di simpatia.

24 commenti:

Stepan Mussorgsky ha detto...

Eddai...rispetta i l'aureati.

Skeptic ha detto...

Tristezza, tristezza e tristezza. Queste lauree sono schiaffoni in faccia a migliaia di persone che si laureano tutti gli anni sudando e sputando sangue.

PS: bentornato!

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

ne ho parlato anche io sul mio blog (http://lostspacetheodyssey.blogspot.com/2010/01/110-e-lode-con-tesi-complottista-sul.html), e sinceramente, essendo fra l'altro studente di economia a Novara, mi sento un poco preso per il culo per questo fatto...se mai riuscirò a finirla, andrò da questi esimi professore a prenderli a calci in culo assieme ad altri studenti sempre della mia falcoltà...se altri si vogliono unire..

underek_ ha detto...

Gran Camerlengo i miei più prezzemolati saluti. :)

Riguardo al post ci si astiene da ogni plusvalenza e ammorta(com)mento e si rimanda all'esercizio di competenza. Ci sarebbe da dire due righe su ROE e passifuffità. Ma ho un piatto di morgelloni al ragù con un carpata di bario stagionato che mi aspetta.

:)


ilpeyote partita doppia

Foxxya ha detto...

Ma laurea breve o laurea specialistica? Ahimè c'è differenza oggi dopo l'ennesima riforma del... "menga" della scuola italiana.

Es: una laurea breve avviene prima di aver affrontato buona parte delle nozioni che insegnano la materia, le materie cosiddette specialistiche.
In aggiunta i cari professori che spessono sono iscritti con il grado di ricercatori benchè insegnino (questo perchè l'uni. non può permettersi un tot di stipendi da prof-lup-man. ed è costretto a ricorrere ad un certo numero di ric.-ciapnucazz) si trovano da un lato ad essere valutati in funzione dell'attività di ricerca che svolgono e dall'altro a dover donare prezioso tempo a seguire i laureandi (in teoria non si possono opporre alla richiesta di uno studente di far loro da professore di laurea).
Ne consegue che per le tesi della laurea breve, manco leggono ciò che viene scritto.
Tuttavia l'aspetto curioso riguarda il tema della tesi, che anche per quelle brevi è quasi sempre proposto dal prof. allo studente e non il contrario.

PS: Valentino Rossi - laurea ad honorem = paghi ed hai una laurea!
Scarpa = laurea ad honorem
Le Corbusier = laurea ad honorem
...

-.-'

underek_ ha detto...

@foxxya
[...]Ma laurea breve o laurea specialistica? Ahimè c'è differenza oggi dopo l'ennesima riforma del... "menga" della scuola italiana.

dire laurea "breve" è improprio. Che piaccia o meno. Tu dici che vi è una differenza? A me non pare, visto che i professori che hanno proposto/autorizzato 'sti due pomposi lemmi di nulla non hanno sicuramente una laurea "breve".


[...]Es: una laurea breve avviene prima di aver affrontato buona parte delle nozioni che insegnano la materia, le materie cosiddette specialistiche.


Toh, e io ignorantemente (anni addietro) pensavo che 618 pagine di economia aziendale (primo anno) più qualche kg di slide varie misto esercizi da millemila voci mi avessero dato qualche nozione di economia aziendale ("approfondita" poi al secondo e terzo anno). La finiamo co 'sti florilegi di luoghi comuni sprizzanti generalizzazioni ad capocchiam?


@iceMat
ho letto il tuo post. E' perfetto. Personalmente avrei aggiunto anche un paio di negri e qualche terrone di merda qua e là (che non guastano mai), ma sia ben chiaro, va bene anche così.



ilpeyote ossignur

brain_use ha detto...

618 pagine di economia aziendale

Non so perché ma mi viene tanto in mente il Masini.

Per quanto riguarda il post di Ice, confesso che l'ho trovato anch'io un tantinello fuori dalle righe.

La vicenda però mi sembra più che alro sintomatica dell'infimo livello di preparazione connesso ad -alcune- tipologie di scuole. Tipicamente e ben poco curiosamente direttamente proporzionale al costo e alla velocità con cui vengono sfornati i nuovi laureati.

underek_ ha detto...

@Brain
[...]non so perchè ma mi viene tanto in mente il Masini.


nel libro in questione c'è una dedica proprio a lui. Il libro è questo.

brain_use ha detto...

eh eh...
A suon di economisti e informatici sparsi, mi hai fatto venire un'idea!

Nuovo sondaggione!

underek_ ha detto...

mi pare sia d'uopo a questo punto, visto il tema, inserire anche professori e studenti universitari nel brainsondaggione :)

underek_ ha detto...

pardon, non avevo letto tutto l'elenco. Mi cospargo di bario il capo. :)

Foxxya ha detto...

@underek
E' un dato di fatto che i prof. non leggono minimamente le tesine delle lauree triennali (quasi sempre per mancanza di tempo), a differenza delle tesi delle laureee specialistiche più curate e seguite.
Se non sbaglio proprio per la dabbenagine di quel "nuovo" ordinamento, di recente (l'anno scorso?!) è stato introdotto un nuovo sistema con un esame generale al posto dell'inutile tesi triennale o "breve".
Con l'introduzione delle nuove tesi triennali che di fatto hanno raddoppiato le tesi da ascoltare in commissione, è necessariamente calato il tempo dedicato all'esposizioni orale (vecchio ordinamento 15-20 minuti a tesista, poi 15 min oggi dovrebbe essere sui 7-10 min a tesi).
Altro aspetto interessante è quindi anche la discussione della tesi di fronte a vari professori.

Comunque, prendendo nota dei nomi dei prog. dalle tesi citate e rintracciando le mail, puoi risolvere facilmente la questione riuscendo a capire se:
1) prof. complottista + studente complottista (tesi triennale o specialistica)
2) prof. non ha letto tesi triennale + studente complottista


bye bye

Foxxya ha detto...

@underek
E' un dato di fatto che i prof. non leggono minimamente le tesine delle lauree triennali (quasi sempre per mancanza di tempo), a differenza delle tesi delle laureee specialistiche più curate e seguite.
Se non sbaglio proprio per la dabbenagine di quel "nuovo" ordinamento, di recente (l'anno scorso?!) è stato introdotto un nuovo sistema con un esame generale al posto dell'inutile tesi triennale o "breve".
Con l'introduzione delle nuove tesi triennali che di fatto hanno raddoppiato le tesi da ascoltare in commissione, è necessariamente calato il tempo dedicato all'esposizioni orale (vecchio ordinamento 15-20 minuti a tesista, poi 15 min oggi dovrebbe essere sui 7-10 min a tesi).
Altro aspetto interessante è la discussione della tesi di fronte a vari professori. In teoria questi possono avanzare dubbi, chiarimenti o domande a cui lo studente dovrebbe saper rispondere.

Comunque, prendendo nota dei nomi dei prof. dalle tesi citate e rintracciando le mail, puoi risolvere facilmente la questione riuscendo a capire se:
1) prof. complottista + studente complottista (tesi triennale o specialistica)
2) prof. non ha letto tesi triennale + studente complottista


bye bye

PS: Ovviamente non ho la più pallida idea se il signorinaggio sia un argomento spiegato comunemente a lezione ad economia o trattato su qualche corso avanzato di economia (potrebbe essere anche uno dei tanti paragrafi di libri voluminosi del corso da non studiare per l'esame ^_^ ).

Rado il Figo ha detto...

Urca: mi avete fatto ricordare l'ABC (Airoldi-Brunetta-Coda) di Economia Aziendale.

Comunque dei miei anni all'Università mi ricordo che partita doppia era trattata malissimo e con fin troppe semplificazioni (tanto per dire: nelle fatture non c'era mai l'IVA e il professore non faceva mai passare nulla per "Clienti" e "Fornitori" ma tutto direttamente in "Cassa").
Inoltre non ricordo di aver mai trattato di signoraggio, argomento presente in terza ragioneria (Economia).

brain_use ha detto...

Anch'io ricordo solo qualche citazione sull'argomento.
E' pur vero però che stavo a Economia Aziendale.

Rado il Figo ha detto...

Altro aspetto interessante è la discussione della tesi di fronte a vari professori. In teoria questi possono avanzare dubbi, chiarimenti o domande a cui lo studente dovrebbe saper rispondere.

Ricordo ancora quando mi presentai alla discussione della mia tesi: appena letto il titolo due membri della commissione (fra cui ovviamente l'unica donna) dissero: "ma di questo argomento non sappiamo nulla...."

Rado il Figo ha detto...

Prendendo spunto da quanto scritto da foxxya, mi viene da pensare: ma Sant'Iddio, è mai possibile che ce ne sia sempre una a giustificare ogni idiozia?
Qui uno si laurea con 110 e lode perché ci sono troppe tesi e non vengono lette (però valutate col massimo dei voti sì, a quanto pare), dall'altra parte si scrive qualsiasi castroneria sui giornali perché ormai gli autori sono tutti stagisti sotto "ricatto occupazionale"; dall'altra parte ancora gli articoli sballati appaiono su riviste specializzate perché sono vagliati a caso anche da chi non ha competenze.

E che diamine, ma allora mi spiegate a cosa serve istruirsi o documentarsi per poi scoprire che è tutto affidato al caso?

brain_use ha detto...

E' proprio questo il guaio, Rado.

Quel titolo non ha nessun valore.
Dunque io, nel valutare un curriculum, dovrò anche verificare -dove- il candidato si è laureato.

E' il motivo per cui, una volta, si potevano far svolgere alcune mansioni ai diplomati e oggi, per la stessa attività, non basta una laurea con master.

Foxxya ha detto...

@rado

Prendendo spunto da quanto scritto da foxxya, mi viene da pensare: ma Sant'Iddio, è mai possibile che ce ne sia sempre una a giustificare ogni idiozia?

O.o
Chi starei scusando?! ho pure accennato nel post scrittum alle insulse lauree ad honorem, che non premiano minimamente lo studio.
Nel caso dell'architetto Scarpa tra l'altro sono sorti spesso vari problemi giudiziari proprio per il fatto che i suoi progetti non erano firmati come previsto da un dottore in materia.
Tuttavia per esperienza personale indirettamente conosco anche casi di lauree triennali con tesi ricopiata da altre trovate nell'archivio della biblioteca, in cui vi erano gravi errori passati all'oscuro alla revisione del professore, non tanto per mancanza di conoscenze di questo, quanto per mancanza di tempo che questo può dedicare alla revisione delle tesi del triennio.

Casomai sto cercando di capire cosa non ha funzionato e sto criticando un altro aspetto dell'ordinamento dell'università, il quale per me ha influenze anche nel bagaglio culturale dei nuovi "dottori" o dottorini dato che sono laureati del triennio.
Certo possono cominciare a lavorare teoricamente due anni prima rispetto ad uno che svolge anche esami specialistici e formativi, ma fin'ora a me è sembrato che sia più evidente in media una regressione delle conoscenze apprese a fronte di un aumento delle tasse universitarie in genere annualmente costante (paghi di più ed impari meno).
Inoltre rimane sempre piuttosto difficile rendere compatibile lo studio dei due anni di specializzazione con un lavoro non partime, tanto che spesso l'uno rallenta l'altro e viceversa.
Quindi da un lato gli ultimi vent'anni hanno visto un aumento delle normative, dei concetti specifici e delle specializzazioni su una data materia, dall'altro invece il tempo dedicato all'apprendimento è rimasto invariato (anche se a dire il vero si è fatto in modo che tre anni bastassero per abilitare uno studente a lavorare in una data materia in compiti ordinari).

Comunque, prendendo nota dei nomi dei prog. dalle tesi citate e rintracciando le mail, puoi risolvere facilmente la questione riuscendo a capire se:
1) prof. complottista + studente complottista (tesi triennale o specialistica)
2) prof. non ha letto tesi triennale + studente complottista

Effettivamente non avevo preso in considerazione che la commissione se ne fosse rimasta zitta di fronte all'esposizione.
Ripeto può essere interessante chiedere chiarimenti al prof. ed aggiungo può essere interessante chiedere chiarimenti anche al rettore della facoltà.

Foxxya ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Foxxya ha detto...

PS: nel sondaggio voto: "braccia rubate all'agricoltura"
...
anche perchè manca ingegneria.

-.-'''

brain_use ha detto...

manca ingegneria.

Ma non è mica un sondaggio sul titolo di studio, ma sull'attività.
Ed è pure un po' generico. Ci sarà pure un settore che più o meno c'entra, no?

Io, ad esempio, ho votato:
- inforNatica, che è quello in cui spreco le mie energie
ma anche
- Giullari e saltimbanchi, che è quello che mi si addice di più...

Rado il Figo ha detto...

foxxya: non intendevo dire che tu giustificassi questo andazzo, ma prendendo spunto dalle tue parole, e abbinandole ad altre situazioni simili, volevo solo dire che il sapere pare sia ormai affidato praticamente al puro caso per tutta una serie di motivazioni qui esemplificate (tesi non lette, paura di perdere il lavoro, ecc.).

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

grazie per la citazione!

ricambio subito sul mio articolo