L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale
Al CNR, negli ultimi giorni dell'Anno Domini 2009, si organizzano convegni sul creazionismo.
A Matrix si invita il pluripremiato Perlone Mazzucco (sì, proprio lui, quello che propaganda il bicarbonato come cura per il cancro...) a presentare, pressoché indisturbato, le solite trite e ritrite fantasticherie complottiste sul caso Kennedy.
Aggiornamento: Federico Ferrero ha pubblicato un ottimo articolo di commento e di debunking della puntata di Matrix sul suo sito johnkennedy.it.
Il Silvio nazionale subisce una aggressione tanto pericolosa quanto ingenua e subito il popolo dei cospirazionisti da Tuttubo ci costruisce sopra le consuete favolette di stampo politichese.
Come ricorda il buon Claudio, basta accendere la scatola magica per ritrovarsi sommersi di Grandi Cugggini, Isole dei Fumosi e falsi programmi scientifici come Boyager e Mistero. Str..., pardon, fess..., pardon, programmi di intrattenimento di livello così basso da far pensare che abbiano ormai cominciato a scavare, giunti sul fondo. E per il privilegio di poter godere di simili perle dobbiamo pure pagare il canone a mamma RAI.
Dulcis in fundo, siamo al 30 dicembre e si scatenano i soliti astrologi la cui preveggenza non arriva a prevedere il cenone di Capodanno a raccontarci le solite fantasie più o meno affascinanti sull'anno che verrà.
Fortuna che qualcuno si prende la briga di verificarne la (prevedibilissima, questa sì) infondatezza.
Ebbasta!
Voglio dormire, stasera, e sognare un mondo in cui l'oscurantismo di ritorno non dilaghi e dove buon senso e intelletto non siano doti in via di estinzione.
Forse, se il sapiens-sapiens non avesse vinto la gara per la sopravvivenza, avremmo un mondo neanderthalense e, chissà mai, la Terra sarebbe davvero abitata da una specie intelligente.
mercoledì 30 dicembre 2009
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15 commenti:
come hai ragione!!!
Parole sante!
A proposito di astrologia: dopo aver sentito l'ennesimo 'strologo televisivo annunciare garrulo e festante che per il mio segno il 2010 sarà un anno "streppittosooooo!", mi è venuto un dubbio politicamente molto scorretto che ormai non mi fa più dormire: maaa... per fare gli astrologi è indispensabile essere froci, o si diventa froci facendo gli astrologi?!?
Per la precisione, il convegno creazionista al CNR s'è tenuto nello scorso febbraio (o giù di lì).
Di recente sono stati pubblicati gli atti.
Poi non è certo che il sapiens-sapiens abbia vinto la gara per la sopravvivenza: potrebbe essere solo un temporaneo vantaggio.
Bisogna vedere la situazione al fischio dell'arbitro.
Nel 2012.
mc
Sui Neanderthal: consiglio la serie sul mondo parallelo neanderthaliano di Sawyer. Purtroppo non sapremo mai cosa "sarebbe successo se", la gara per la sopravvivenza non ammette rivincite. Neppure per noi, n.b.
La battuta sulla vita intelligente l'hai copiata dal mio blog: non vale!
Sottoscrivo!
Prevedo...prevedo...che il 1° dell'anno sarà un venerdì.
(cuncentrameeeeento)
@mc:
Grazie per la precisazione. Mi era scappato. Quanto al secondo tempo, temo che per i thal sia ormai tardi. Ma la speranza che, dopo la nostra dipartita, possa svilupparsi una forma di vita intelligente ce l'ho. Sarà per il 21 12...?
@Gianni Comoretto:
Avevo in mente proprio Sawyer.
Per la battuta, si e no: ammetto di aver preso spunto dal tuo simpatico incipit, ma è anche un bel po' che vado predicando che l'uomo ha più lo stile di vita del parassita che non quello del sistema nervoso del nostro piccolo pianetino.
@tutti:
Sto seriamente meditando di cambiare firma.
Dal mio caro buon vecchio "L'uomo ama credere a ciò che più vorrebbe fosse vero" a un più rassegnato "Ridatemi l'Illuminismo".
Restano solo poche certezze :D
http://tinyurl.com/n22lgj
É verissimo: mala tempora currunt.
Anche se, a ben guardare, dico che possiamo e dobbiamo lamentarci di questo stato di cose, ma purtroppo non dovremmo stupirci.
Il nostro è pur sempre il paese che si considera (non senza ragioni, s'intende) patria universale delle arti e dell'umanesimo, e più recentemente culla dell'idealismo di quel Benedetto Croce che apostrofava come "vili meccanici" i padri nobili della matematica e della fisica italiane, raccolti attorno a quel Federigo Enriques sui cui testi di geometria abbiamo studiato anche noi tutti, assieme a varie altre generazioni di italiani.
Dunque siamo il paese nel quale - grazie anche a Croce, e in qualche misura a Gentile ed ai loro sodali - a quasi un secolo di distanza da quelle polemiche, l'attuale "classe dirigente" risulta ancora non solo totalmente e uniformemente imbibita di cultura classica umanistica (o quantomeno ne mena vanto, con grande ostentazione), ma è anche ottusamente convinta di una presunta quanto inesistente e offensiva "superiorità" di tale sapere rispetto a quello scientifico, al pensiero razionale, e perfino alla stessa filosofia di orientamento analitico.
Questo pone decisamente al margine la cultura scientifica, le figure dei grandi scienziati e la storia delle loro idee, finanche il ruolo sociale di ricercatori e tecnici (sia nel pubblico che nel pochissimo privato che il paese riesce faticosamente ad esprimere), ma anche e soprattutto l'alfabetizzazione collettiva in area logico-deduttiva, come pure l'importanza delle scienze formali e sperimentali in tutti i curricola scolastici di ogni ordine e grado.
Siamo, ebbene sì, il paese nel quale con intollerabile quanto immotivata albagia poetastri e cinematografari fanno vanto pubblicamente di non capire di scienza e di non saper neppure fare di conto - il che, peraltro, è una bella sortita di involontario humour autolesionistico, dato che molti di costoro non possono negare (anche se amano farlo) di esser sovente affaccendati a contar quattrini...
Ora, è chiaro a tutti che la "classe dirigente" intellettuale così conciata - ovvero in media tecnoscientificamente ignorante, tronfia di malintesa "superiorità" delle arti e sovente simpatizzante per ideologie che strizzano l'occhio ad alcuni leitmotiv del complottismo e dell'irrazionalità, dall'antiamericanismo più esacerbato ai dogmi religiosi - è la stessa che in varia misura condiziona e gestisce l'intero apparato mediatico, il quale dal canto suo ne riflette i gusti, la cultura (o più spesso l'ignoranza), le inclinazioni, le aspirazioni.
Dunque l'alluvione poltacea alla quale siamo incessantemente sottoposti dai media - nella nostra scomoda ma irrinunciabile posizione di umili cultori della verità e del buon senso scientifico - non è che una naturale conseguenza di questo complesso e sedimentato stato di cose, con tutte le peculiarità del Belpaese ad aggravare il momento storico di poderoso riflusso dell'idiozia e dell'oclocrazia che stiamo attraversando.
Quando per caso ho visto Mazzucco a Matrix mi sono sentito male.
Non ci resta veramente che piangere.
PS
Buon anno comunque...
Mazzucco ha un bel parlare di superiorità del web rispetto ai media tradizionali, ma l'unico suo modo per riemergere dall'oblio nel quale stava scivolando è una partecipazione a Matrix. Ci si potrebbe fare qualche riflessione...
fatti non fummo per viver come bruti ma per seguir cazzate e incoscenza
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