Sono un po' in ritardo, me ne rendo conto, ma mi è scappato proprio.
Fortunatamente la notizia dell'apertura del museo di antropologia criminale a Torino mi ha fatto tornare in mente la ricorrenza.
Il 19 ottobre scorso infatti era il centenario della morte di questo signore qua.
Non richiede presentazioni, credo.
Conclusioni sbagliate, lo sappiamo bene, ma ricerca interessante.
E la scusante di un'epoca in cui la ricerca scientifica muoveva ancora i suoi primi, incerti, passi.
Nello stesso periodo, è scattata anche un'altra ricorrenza, di interesse storico scientifico indiscutibilmente risibile, ma che mi sta ovviamente a cuore: il primo anno di Brrrainblog.
Devo riconoscere che tenere un blog è quasi un secondo lavoro, anche se si tratta di un blogghetto colloquiale come questo.
E per chi, come il somaro sottoscritto, ha già un lavoro di copertura, l'inforNatico, e uno da "sporco disinformatore del NWO", il Gran Propagandiere, la faccenda a volte è impegnativa.
Non per nulla i post classificabili come "articoletti" sono quattro o cinque in tutto: manca il tempo, se non l'ispirazione a svolgere quel minimo di lavoro di ricerca e di pensiero necessario per produrre qualcosa più che una segnalazione o un pensierino lampo.
Già che ci siamo una notarella autobiografica.
Perché Brrrainblog (con 3 r), mi chiese qualcuno una volta.
E' stata una scelta che voleva essere un po' un omaggio ai vari cuGGini, tanto cari agli amici cospirazionisti, un po' mi piaceva il tono arrotato che assume il titolo del blog, un po' per i bRRRividoni che mi fanno venire i complottisti... e un po', molto banalmente, perchè "brainblog" già ce stava!
Ancora un grazie ai miei lettori che seguono questi quattro pensieri con costanza e simpatia.
sabato 5 dicembre 2009
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13 commenti:
Conclusioni sbagliate, lo sappiamo bene, ma ricerca interessante.
E la scusante di un'epoca in cui la ricerca scientifica muoveva ancora i suoi primi, incerti, passi.
...peccato solo che certi dementi da terrazzino usino ancora Lombroso come base dei loro pensieri (non mi ricordo in quale delle loro scemenze l'avevo visto)...
Complimenti per il blog, comunque, buon anniversario!
@Vittorio:
Ai complottisti e agli alternativi-sensibili-di-tendenza le ricerche scientifiche del passato poi rivelatesi errate attirano in quanto segno del fatto che il mondo accademico accantona le teorie scomode (un interessante sinonimo di sbagliate). Inoltre rispecchia un pò l'idea di una conoscenza passata da riscoprire. A volte mi chiedo perchè per determinate persone la verità stia sempre nel passato e mai nel presente o nel futuro...
Un anno! Beh, anche se è solo qualche mese che ho scoperto questo tuo blog, non solo non mi perdo mai neppure una riga, ma mi ritrovo ad non vedere l'ora del prossimo post. In altre parole: Complimenti!
Buon compleanno, allora!
A me piace l'avatar dell'asinello.
Nonostante gli evidenti (oggi) limiti della sua ricerca, Lombroso va ricordato come un esemplare paradigmatico del positivismo della secondà metà dell'Ottocento, che non riguardava solo gli stretti ambiti della fisiologia, ma tendeva a invedere ogni campo dello scibile, ivi comprese anche l'estetica e la storia dell'arte. Lombroso è infatti anche autore de "L'uomo di genio" dove applicava le sue teorie sulla degenerazione psichica, in modo oltraggioso per i romantici del tempo, anche alle creazioni dei grandi artisti (come Leopardi o Foscolo), prima della psicanalisi di Freud.
È difficilissimo separare ciò che può rimanere ancora valido e ciò che invece è da condannare, senza rischiare la condanna di un'intera epoca e di uno spirito scientifico, che, ricordiamo, aveva più affinità con gli ideali socialisti e riformisti dell'epoca che con le aberrazioni nazistoidi che sono venute in seguito.
P.S. Buon compleanno!
Buon compleanno e complimenti per il lavoro che svolgi, con umiltà (e il mulo/asinello ci sta) e simpatia.
La tua lotta per contrastare le farneticazioni di chi ha deciso che si debba mandare il cervello all'ammasso ha un che di eroico, in questi tempi di istituzionale istupidimento.
Non c'entra niente, ma tanto per festeggare il blog, il più grande asino della storia del cinema è nel film "Au Hazard Balthazar" di Robert Bresson.
Buon compleblog carissimo Brain...
:)
Happy Birthday !
Il Lombroso è sempre stato uno dei miei eroi. Il dramma, semmai, è che c'è ancora troppo intellettualume ostinatamente fermo alle contrapposizioni ottocentesche tra le "due culture", tra romanticismo e positivismo: ce n'è in abbondanza dal lato artistoide e "continentale" dove l'analfabetismo tecnoscientifico è un must da ostentare, ma purtroppo non mancano atteggiamenti veteropositivisti anche dall'altro lato dello steccato, a maggior ragione nelle scienze più giovani e deboli. :-(
Auguri!!!!
Grazie a tutti.
Tradotti i due post di Thomas e Leibniz (Scherzo, ovviamente. Sapete bene che c'è più d'una punta d'invidia nella mia somaresca lettura delle vostre conoscenze dell'evolversi del Pensiero)... devo dire che la figura di Lombroso ha sempre affascinato anche me.
Credo anzi lo si sia anche un po' troppo maltrattato negli anni recenti esclusivamente sulla scorta delle evidenti limitazioni (per noi del XXI secolo) della fisiognomica, dell'atavismo e della teoria antropologica della delinquenza.
Anzi: chi ci sta a organizzare una gitarella a Torino?
Auguroni :-)
Auguri anche da parte mia :)
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