giovedì 23 ottobre 2008

Il somaro, la luna e il buon vinello.


Questa storia ha inizio in un giorno di primavera di tre anni orsono.

Nonostante l'umidità elevata, il cielo era terso e curiosamente nemmeno il passaggio della consueta moltitudine di aerei, con le loro brave scie al seguito, riusciva nell'impresa di variare il clima locale in alcun modo; sorprendente, direbbero gli amici sciecOmici.

In quel tempo, un somarello si accingeva a travasare un paio di damigiane di buon vino acquistate nel Monferrato da una coppia di anziani contadini di una volta.

Avete presente quel buon vino genuino che sa ancora di uva? Che lasciato all'aperto diventa aceto e se usato impropriamente per gli sciacqui con l'acqua ossigenata produce una moltitudine di nanofibre pseudo-morgelloniane? Ecco. Proprio quello: vino sano, naturale, non adulterato né addizionato in alcun modo.

Ebbene, di quello splendido vinello, il nostro povero somaro aveva a disposizione una damigiana intera di dolcetto ed una di barbera e si accingeva a prepararlo come scorta per l'inverno, in compagnia del fratello e del cugino (con una "g" sola).

Quel giorno, però, il cugino (con una "g" sola) aveva fretta e spinse il somarello accompagnato dal fratello ad usare bottiglie ancora umidicce dal lavaggio preliminare. I tappi, poi, erano in gran parte di qualità bassina-bassina, formato offerta speciale del discount, e, nonostante il cielo terso, l'umidità nell'aria era davvero elevata.

Dulcis in fundo, la luna era crescente!

Ebbene, vuoi per un motivo vuoi per l'altro, il nostro somarello ebbe ben poco successo.
Fin da subito fu chiaro che le bottiglie coi tappi da svendita tenevano malissimo tant'è che cominciarono entro poco a divenire spiacevolmente frizzantine e a "puntare", come si dice del vino ormai perduto.

Comiciò così la fase di selezione: "beviamole subito e lasciamo quelle col tappo buono per gli anni a venire", pensò il nostro somarello. E così fece, sorbendosi una gran quantità di quelle bottiglie da far fuori allungate con acqua, come aveva appreso da piccolo dal nonno. Il cibo e le bevande non si buttano mai!

Giunge alla fine un bel giorno, quasi tre anni più tardi, in cui finiscono finalmente le bottiglie classificate di seconda scelta (come avrete capito non sono un gran bevitore, nonostante apprezzi con gusto il buon vino). Ma ecco subito l'amara, in senso letterale, sorpresa: anche le bottiglie buone non lo sono più granché.

E qui si apre il dibattito vero.
A voi l'ardua sentenza: sarà che il buon vinello dura meno del metanolo? Sarà la glicerina un po' abbondante usata per la fase di serraggio dei tappi? Sarà l'effetto delle bottiglie umidicce e ancora un po' bagnate? Sarà l'umidità del clima di quel giorno lontano? Sarà infine la famigerata luna crescente che, garantiscono i contadini, con l'imbottigliamento del vino proprio non va?

E se fossero invece gli amici del NWO che in quel fatidico giorno stavano spargendo i nanomunghi sbagliati? :P

a presto
b_u

25 commenti:

Hedges ha detto...

Bella metafora complottista, mai guardare le evidenze, bravo Brain.

Hedges

PS: dal manuale "cosa non si deve fare per avere del buon vino"

brain_use ha detto...

Hedges... Hedges...
Dove ho già letto questo nome stamattina...

Ah, si: Bannato! :P

Così impari a fare il "Mettitore di Puntini sulle I" al Primo Somaro dell'Empio Comitato.
E per di più nella sezione UndiciNove! :P

Hedges ha detto...

Oh che bello,
"il primo ban non si scorda mai"
Faccio uno screenshot.

Buona giornata
Hedges

brain_use ha detto...

mmm: ci dev'essere qualcosina che non va.
Il Ban non funziona. ;-)

Devo farmi dare una lezioncina da Mazzucco o Straker.

Hanmar ha detto...

Non e' a causa delle bottiglie, del tappo, della luna o dei nanomunghi.

E' che il vino "del contadin" in genere nonviene trattato con i dovuti crismi e di conseguenza scade rapidamente.

Non hai idea di quello che deve passare il mosto prima e il vino poi per essere reso stabile nel tempo.

La vinificazione "dilettantesca" va bene giusto per i vini novelli, quelli da consumare entro pochi mesi.

E telo dice uno che si e' fatto il mazzo per parecchie stagioni in cantina.

Saluti
Hanmar

Stepan Mussorgsky ha detto...

Ottima scelta di vino, pessimo imbottigliamento. :D

brain_use ha detto...

@Hanmar & Usa-free:

Eh, ho ben capito!
Però da novello era buono davvero...Hic!

;-)

Stepan Mussorgsky ha detto...

hai i miei stessi gusti e probabilmente abitiamo entrambi in Piemonte.

Se vuoi tentare un invecchiamento medio (3/4 anni) ti suggerisco il Nebbiolo, oltretutto è un ottimo sonnifero naturale :P

Hanmar ha detto...

Mmmm...
A me i vini "d'annata" non mi hanno mai soddisfatto molto.
Intendo quelli invecchiati oltre i 10 anni.

Le mie preferenze vanno a quelli giovani.

Quelli "vecchi" vanno bene per fare i brandy.

Poi si sa, i gusti sono gusti, diceva quello che "ciuciava ea musa pai feri" :P

Saluti
Hanmar

Stepan Mussorgsky ha detto...

A me piacciono i rossi invecchiati invece, anche dai 3-4 anni fino ad oltre 10 anni.

L'ultimo che ho bevuto era un rosso di Borgogna del 1990: spettacolare! :P

Odio i rossi dolci e vivaci, vedi Oltrepò, Lambrusco & company :X

Thomas Morton ha detto...

Purtroppo il vino davvero buono costa caro (troppo, per i miei gusti). Altrimenti vicino a casa mia vendono un frizzantino veneto niente male.

Stepan Mussorgsky ha detto...

"Purtroppo il vino davvero buono costa caro (troppo, per i miei gusti)"

Anche per le mie tasche. Però ogni tanto sciolgo gli indugi (e il cordone della borsa) e faccio un salto in enoteca ;)

yos ha detto...

Quoto hanmar (con l'acca piccola): come diceva quello che stava assieme a Victoria Silvstedt e Manuela Arcuri (contemporaneamente) :
I Gusti sono Gusti.


A me mi piace (tanto per far felice brainman) il buon Lambrusco: come vino da tavolo lo trovo impareggiabile.

Da aperitivo, preferisco invece il brachetto o,in alternativa, il malvasia.

E per essere sicuri di trovare il brachetto buono mi tocca sempre passare per almeno 6 enoteche.

brain_use ha detto...

@usa-free:
Magari anche più vicino di quel che pensi, visti anche i gusti decisamente simili: di un buon Boca, che ne pensi? ;-)

Anche se il brachetto invocato da Yos è sempre un gran gustare. E i novelli di Hanmar si fanno apprezzare da aperitivo.

@tutti:
Indipendentemente dai gusti individuali, vedo che il buon vino è apprezzato un po' da tutti. Bene.
Per quanto l'ubiachezza possa essere molesta e pericolosa, un sorso di qullo buono è un piacere per il palato e per l'anima.

Thomas Morton ha detto...

Sono d'accordo per il lambrusco (quello buono, non quello del supermercato) come vino ideale per la tavola: il classico "gottino" come si dice da noi. Per le grandi occasioni, dico Barolo.

brain_use ha detto...

@Thomas:
Per le grandi occasioni, dico Barolo.

Viziato. ;-)

Hedges ha detto...

Da Veronese consiglio, per gli antipasti un buon bianco di Lugana, seguito da un Valpolicella classico per i primi, finiamo con un Amarone per secondi gustosi ed elaborati.
Provate e poi convertitevi.

Hedges

Stepan Mussorgsky ha detto...

"Magari anche più vicino di quel che pensi, visti anche i gusti decisamente simili: di un buon Boca, che ne pensi? ;-)"

Accidenti, se sei di Boca siamo davvero vicini. 2 settimane fa sono stato al raduno dei fuoristrada di Maggiora, magari tra tanti bolidi c'era anche un somarello e non me ne sono accorto! :D

Il Boca è ottimo, così come il Ghemme e il Gattinara. :P

@Hedges

Valpolicella ed Amarone sono ottimi vini, il bianco di Lugana non ho mai avuto il piacere di assaggiarlo.

Itwings ha detto...

Volete mettere una serata a chiacchera con un paio di amici che non vedi da un po', buon parmigiano e salame toscano ed una bottiglia (ahimè costosa) di Brunello?

yos ha detto...

Ok, mi avete convinto con una cena a base di affettati vari, formaggi ed una solida base di vini.

Più o meno come già accennato da itwings

La cena si può organizzare per la prima serata libera da qui al 2012.

Comunque prima dell'arrivo del morgellons ad appestare il vino o di qualcuno che viene ad aggiungere H2O2 al vino

brain_use ha detto...

Se garantite niente perossido nel vinello, ci sto.

Offro io.
Il 22 dicembre 2012... :P

Hedges ha detto...

Ok, ci sto, dimmi dove e ci vediamo la il 22/12/2012.
Tanto un passaggio su un elicottero nero senza insegne non ce lo vorrà negare il Comitato, vero?

Hedges

Itwings ha detto...

No, caro mio! Sono rimasti solo elicotteri bianchi e rossi SENZA la scritta Vigili del Fuoco. Ti dovrai acontentare. :-)

Hedges ha detto...

'naggia a miseria :-))

Hedges

vale56 ha detto...

Visto che ho vissuto per anni in Piemonte:

inizierei con un Langhe dei produttori di Barbaresco (finito, devo fare scorta), Barbera d'Asti (non d'Alba), Carema (manca), Barbaresco e Barolo

Poi passando ai vitigni autoctoni: Ruché Verduno Pelaverga, Bramaterra (anche questo l'ho finito)

Visto che ora vivo a Verona:

Campofiorin di Masi, Crearo, Ripasso e, naturalmente, Amarone....

Ricordando i vari viaggi enogastronomici:

Montepulciano, Aglianico del Vulture, Nero d'Avola, Cannonau...

Vi va di discutere di questi bambini?